domenica 31 ottobre 2021

BAGLIORI AD OCCIDENTE


L'Occidente, ma non solo, direi il mondo,
è arrivato ad unasvolta, ad un punto di crisi culturale-antropologica, che ci chiede con urgenza di intervenire.


“L’uomo europeo è malato” – diceva Sören kierkegaard già
nel ’800 – “Se io fossi un medico lo porterei subito nel silenzio."

Abbiamo già allora evidenze sulla necessità di un intervento, di un approccio diverso, capace di elaborare una
nuova cultura.
Jeremy Rifkin, famoso economista americano nel suo libro La civiltà dell’empatia scrive: “Il tumulto dell’interazione
sociale spinge e strattona la coscienza degli individui forzando una perdita di centralità del sé. Presi nel vortice di rapporti sociali concorrenti e spesso contraddittori, dividiamo disperatamente la nostra limitata attenzione concedendo
frammenti della nostra coscienza.”

Il mondo moderno si trova così in una situazione di ambiguità, in quanto potremo dire di essere in molti ambiti, i migliori ma anche i peggiori. Questo è un giudizio che continuamente diamo di noi stessi e della società nelle sue varie espressioni, attraverso un’elaborazione interiore.

Questa ambiguità ci pone nel punto in cui dobbiamo lavorare, chiamati a fronteggiare una situazione estrema,
purificando gli elementi della nostra personalità per rigenerarla da dentro e farla rinascere nell’altro. Non tutto è perduto, quindi, tanto da poter affermare che  "l’Occidente trionfa catastroficamente".
Quei bagliori che vediamo, come lampi di luce ne sono la prova.
Dovremo, nel nostro lavoro, prendere consapevolezza
dello stato di questa crisi e, nell’evidenza del tumulto
dell’interazione sociale di cui parlava Kierkegaard, favorire
nella nostra cultura l’integrazione di aspetti e pratiche –
yoga, meditazione – mutuate da altre tradizioni, non ultime
quelle orientali.
Questo sempre con la convinzione che tale processo di
integrazione comporterà una nostra trasformazione da
dentro attraverso un dialogo costruttivo con tali tradizioni,
convinti che la nostra tradizione culturale non debba essere sostituita ma trasformata.
Le direttrici attraverso le quali queste tradizioni possono
innestarsi nella nostra cultura sono quattro:
1) Lo sviluppo della concentrazione mentale, rafforzando
la mente per tenere il baricentro interiore ben saldo.
2) Passare dagli automatismi difensivi alla consapevolezza,
selezionando i pensieri. Capire da dove vengono e se
porteranno pace o altro. Ricordiamo che dal pensiero si
arriva all’azione sempre più definitiva secondo la nota
successione Pensiero-Azione-Abitudine-Destino.
3) Passare dal dominio delle proiezioni temporali, allo stato di presenza come apertura libera nel luogo mentale
dove può nascere qualcosa di nuovo.
4) Passare dal tempo accelerato, dal tempo murato, al
tempo eterno come qualità dell’essere. Un tempo nel
quale dimoriamo di più.

(Tratto da <Bagliori ad Occidente> -  BookSprint Edizioni Formato libro : 14x21 Pagine 150
ISBN : 9788824966504)

giovedì 21 ottobre 2021

LO SPIRITO È DENTRO LA MATERIA

La carne dell' uomo è il luogo dell' Avvenimento, nel quale si realizza il progetto divino. La caduta è una condizione di rinascita dell'uomo che nel buio della solitudine, nell'assenza di difese e nella leggerezza dal superfluo, ottiene la visione del tutto. Niente avrebbe senso su questa Terra se la materia, questo corpo, non custodissero quel segreto capace di cambiare il destino del mondo per avviarlo alla pienezza della visione unitaria. 

L' incarnazione come fatto storico prende per mano l'umanità, portatrice di quel seme di redenzione, per tradurla lungo un percorso di con-versione, nello spazio temporale dell'Avvento, fino a farla giungere alla Luce della Verità. 

Questo tempo non ha tempo, perché si misura nello spazio dell'incontro quotidiano che si rinnova attraverso una coscienza libera sempre più affinata. Cosí, ogni secondo, ci incarniamo nella nostra personalissima storia trasfigurando l'avvenimento che ha dato origine alla Storia. 

Allora la stessa coscienza, ampliando la nostra sensibilità, accenderà l'intuizione inviandoci segnali inequivocabili dell' autenticità del percorso. Ma non sarà ancora la Meta. Se ci saranno segni importanti saranno manifestazioni del Dono, ma non ancora il Donatore. La ciclicità dell' esistenza fatta di cadute e riprese renderà sempre nuovo e creativo lo slancio dello Spirito che sempre verrà a noi in soccorso aprendoci a nuove forme di relazionalità, ad un rinnovato ed inclusivo atteggiamento verso gli altri, come ad una maggiore cura verso tutto il Creato. 

martedì 19 ottobre 2021

LA RIVOLUZIONE NON È UN FILM

La "grande illusione", quella che il "prodotto" così finemente confezionato, preparato e in ultimo propagandato con tanta enfasi nelle nostre pubblicità suadenti ed invitanti. Sapete, quelle continue interruzioni, nel bel mezzo di un programma, che chiamano ipocritamente "consigli per gli acquisti". 

Ebbene questa grande scenografia, questo teatro, dove gli attori di una rappresentazione post moderna nei loro camerini ripassano il loro consumato canovaccio, per poter recitare bene la grande farsa chiamata neoliberismo, tutto questo potrebbe avere i minuti contati per capitolare.

Potrebbe essere la sinossi di un film di geo politica, direte voi. Sapete, uno di quelle serie americane che tanto vanno nelle piattaforme on-demand, nelle quali pochi avventurieri rivoluzionari pretendono di cambiare il "sistema". E a ben vedere, se focalizziamo la nostra attenzione su quelle che sono le basi sulle quali si fonda una struttura economico finanziaria, un sistema geo politico, un' economia, insomma una società, ci rendiamo bene conto come questo carrozzone sia vulnerabile. 

Come il progresso tecnologico nella sua estrema evoluzione sia oltremodo suscettibile, proprio per la sua estrema tendenza, potendo consegnare nelle mani di quei pochi tecnici "allevati" dallo stesso sistema, il destino della "macchina". Un semplice click potrebbe fermare un server o grandi centri di aggregazione di dati, archivi e database di banche. Nello specifico, fermare flussi finanziari. È successo anche ultimamente nei siti delle aziende sanitarie durante l' emergenza pandemica. Per questo motivo le grandi aziende hanno sempre previsto nei loro piani di sviluppo un'adeguato programma di sicurezza digitale contro gli attacchi in rete. 

Il dato economico e finanziario, infatti, non è un qualcosa di palpabile, ma corre lungo input elettronici, si esplicita in valori che vengono inscritti da flussi generati dai circuiti di sistemi pagamento per poi materializzarsi solo al momento della spesa e del ritiro del prodotto.

Eccoci arrivati al punto. Il prodotto.

Possiamo fare a meno del prodotto o di alcuni prodotti? Penso di sì. È quello che potrebbe avvenire sotto la spinta di una protesta pacifica, senza invadere le piazze per prendersi in faccia i getti gelidi d'acqua degli idranti. Fermare dalla base, questa catena interrompendo la domanda, e quindi lo stimolo al consumo ipnoticamente sollecitato dal sistema.

Tralasciando le modalità di intervento più tecnico informatiche, anche se non lo escluderei del tutto perché molto attuabile non solo nei palinsesti televisivi, il modo per poter scardinare questo potere imperioso di guidare le scelte potrebbe essere proprio questo.

Sollecitare una rivolta silenziosa, per dimostrare così che non siamo dentro un film. 

domenica 17 ottobre 2021

IL POTERE È UNA MASCHERA

Bisognerebbe sempre poter comprendere quanto dietro le nostre ambizioni, giuste definizioni di talenti avuti in dono, si nascondano in realtà atteggiamenti troppo intraprendenti, gesti tenaciamente volitivi, che nelle evidenze mascherano insani desideri di potere e di controllo, o quanto questo desiderio di primeggiare sia solo un modo per sentirsi al riparo, al sicuro, accanto a chi può proteggerci. 

Credo ci siano varie sfumature e diversi livelli di questo tendenziale atteggiamento e che ciò sia da ricercare in una emotività fondamentale che fa parte della personalissima matrice comportamentale.

Essere in grado, in coscienza, di fare discernimento, per individuare queste sfumature, è sempre buona cosa. È quanto suggerisce oggi la Parola a un orecchio attento. 

Il Vangelo (Mc 10,35-45) sublima questo concetto nella smania innata di protagonismo degli Apostoli, nel richiedere al Maestro di poter occupare un posto accanto a Lui una volta in Cielo.

Atteggiamento che possiamo intravedere anche nelle nostre questioni, sia in ambito lavorativo che comunitario istituzionale. Quanto di una presuntuosa richiesta di un "posto al sole", di una pretesa di una posizione "visibile" e di riguardo, e perché no foriera di autorità, faccia in realtà parte di un desiderio più profondo di controllo.

Scambiare per supremazia temporale la regalità di Cristo, facile equivoco per gli Apostoli, ci porta parallelamente a cadere in errore più volte. 

Così, invece che brindare dai calici di frizzanti prosecchi e fare facili feste, dovremo invece indulgere all'invito di bere al Calice delle nostre prove estreme che ci uniscono veramente a Lui, scongiurando ogni falso vessillo sempre in agguato nella nostra debole umanità, per poter diventare davvero servi, ma regali insieme al Padre. 

mercoledì 13 ottobre 2021

TRANSIZIONE: ATTRAVERSARE IL BARDO

Siamo alle soglie di un nuovo mondo e gli ultimi eventi, che riguardano sia il clima, come anche le espressioni di un vivere civile arrivato al collasso, ne sono la prova inconfutabile. In questo contesto viene spontanea la domanda : Cosa sta morendo di questo mondo e quale figura nuova di umanità si sta facendo strada tra le sue macerie.

    Si tratta di comprendere a che punto siamo di questo passaggio temporale, che farei partire dalla nascita di Cristo. Un percorso millenario transeunte che ci traghetterà sull'altra riva, in una condizione di passaggio che definirei come un "bardo" tra una vita e l'altra, analogamente a quanto descritto da alcune sapienze orientali. 

    Un' epoca corrispondente ad una porzione di tempo planetario che potremo far corrispondere (ragionando in scala sul tempo della Terra) agli ultimi 10 secondi. In questi 10 secondi il tempo ci è sembrato che accelerasse entrando in un vorticoso moto verso l' annientamento. 

     In questa no-man's land siamo messi a dura prova per le scelte che saremo capaci di fare, perché da esse dipenderà la fisionomia dell' Uomo Nascente. Se guardiamo al mero aspetto spirituale, (ma il ragionamento vale anche per gli altri aspetti), sappiamo che per noi umani non è una cosa nuova: dalle iniziazioni asiatiche, egiziane ed orfiche, fino alla ricerca del Graal, la storia della nostra ascesa e sempre stata accompagnata da prove. In altri tempi erano romantiche. Ci si faceva rinchiudere in un sarcofago al suono di pifferi o celebrare il proprio rito funerario attorno ad un rogo. 

Nella società attuale vediamo "sarcofaghi pubblici" ed aspetti della vita, come dicevamo, che sono veramente modi di darsi una sepoltura. 

 "Credo che la prova principale per uscire da questa transizione sia la vita interiore. Dopo aver vissuto nella febbrilità mentale, ci ritroviamo d'improvviso come convalescenti, con la sensazione di galleggiare e con strane risonanze nella testa" (Sri Aurobindo).

    Così come intuito da questi grandi maestri penso che la vera chiave di lettura del giusto cambiamento sia quella che ci vedrà impegnati, in primis, nella trasformazione interiore, nella ricerca di una nuova relazionalità che abbandoni i motivi ego-riferiti, dissolvendo ogni spinta di auto affermazione, per riconoscere l' altro come occasione di crescita personale. 

    Alimentare questo anelito già insito nella natura umana, ma bisognoso di "risveglio", costituisce un presupposto per poter avviare una rivoluzione anche nel mondo che sta scalpitando per venire alla luce. 

    Sarà come un salto di livello della nostra coscienza. Il mondo è entrato come in un profondo processo di meditazione i cui passaggi sono severe ed attente prese di coscienza che potranno dare veramente la possibilità di fare questo salto.

 Auguriamocelo 

martedì 12 ottobre 2021

DENTRO LA NOTIZIA : UNO SGUARDO LIBERO

Questo tempo fatto di sguardi miopi, incapaci di vedere la sostanza delle cose, la profondità degli avvenimenti, si apre a noi con tutte le sue contraddizioni. Dovremmo bene interpretare quanto accade e quanto riportato quotidianamente dai mass media nelle nostre case per valutare in primis, la natura dei fatti, la gravità e la loro portata. Non sempre questo accade. 

La maggior parte della gente è ingenua. 

Crede fermamente nel mezzo televisivo. 

E per questo diventa facile preda di manipolazioni. Dovremmo imparare, invece, a discernere dentro i contenuti, perché la notizia potrebbe essere passata dentro il camerino del trucco, bisognosa di un ritocco, prima di uscire sulla ribalta, nascondendo un lavoro meticoloso dietro le quinte che spesso assume le dimensioni di un progetto di legittimazione di alcune prese di posizione, di potere precostituito, di ideologie consolidate che predeterminano il contenuto del canovaccio. Da questo poi la scena diventa un atto unico senza possibilità di replica. 

Dovremmo in sostanza essere meno ingenui. Invece, accade considerare comodo allinearsi alla posizione più evidente e farsi coinvolgere oltremodo nelle immagini che sfilano nei notiziari. Oggi, invero, è l' immagine lo strumento principe di cui si serve la comunicazione in genere per veicolare una notizia. L' immagine è una lama tagliente che ha una forza di penetrazione molto potente. 

Allora dovremmo tutte le volte calarci in una profonda riflessione sui fatti per poter rimanere veramente liberi nel pensiero e incondizionati nelle idee, per constatare come i veri problemi vengono snobbati dai palinsesti con la tecnica della distrazione guidata, per proporci false battaglie come quella del green pass creata ad arte al solo scopo di distogliere la nostra attenzione dai veri problemi: 

-Come vengono spesi i miliardi del PNNR

 -Quando finirà lo stato di emergenza che ha delegittimato il Parlamento. (La democrazia rappresentativa è malata grave ! Con i parlamentari dimezzati). Le riforme di Draghi sono di emanazione europea senza approvazione del popolo italiano. 

 -I lavoratori italiani continuano a vedere la loro precarietà sia nel lavoro che nella sicurezza sul lavoro. I casi di morti per infortunio sul lavoro sono all'ordine del giorno. 

Orbene, cerchiamo di guardare bene e decifrare nella lente della critica i contenuti della notizia quando ci sottopongono comunicati sia di natura economica che di portata politica o di semplice cronaca. 

Desideriamo vivere tutti un' esistenza basata su pacifiche relazioni. Cosí ogni nostra dichiarazione di condanna ad atti di violenza dovrà assumere i caratteri di un'espressione libera e mai di un credo ipocritamente professato, per diventare veri testimoni di pace. E questo anche se dovessimo, ahimè ogni volta constatare che ogni proposito in tal senso, nei fatti, viene prontamente deluso. 

LETTERATURA DA VEDERE

Ieri sera al Teatro degli Industri di Grosseto, in occasione della celebrazione della 62^ giornata mondiale del Teatro- per il centenario da...