sabato 31 ottobre 2020

Parole Nuove

 PAROLE NUOVE

La parola è un tramite che unisce. Nella comunicazione e nelle relazioni sociali accade, oggi più che in passato, di affidarsi alla parola per un' ulteriore necessità, un bisogno di vicinanza accentuato dal senso di separazione che un po' tutti stiamo avvertendo in tempi rigorosi di pandemia.


 I. 

 L' odierna socialità, non potendo esprimersi con un contatto più prossimo, che sia fisico, o il semplice e ravvicinato sguardo negli occhi, ha accentuato i modi ed i canali di espressività della parola avvalendosi oltremodo degli strumenti di comunicazione digitale. Lo schermo ( da schermare- mettere una protezione) è diventato un ulteriore tramite, una barriera, oltre la parola stessa, uno 'schermo" appunto, rinforzando la catena secondo la sequenza parlante-parola- schermo- auditore Cosicché il parlante e l' uditore, nell'illusione di essere vicini, si sono di fatto ulteriormente allontanati. 

 II. 

 Oggi attraverso lo schermo, in particolare nei social, rileviamo che la parola espressa è dettata spesso dal desiderio di far pre-valere ossessivamente le proprie posizioni, in un turbine comunicativo istantaneo spesso giudicante se non addirittura ingiuriante. Qualsiasi argomento può diventare così una disputa accesa, nella quale si può arrivare alle estreme conseguenze della "bannatura" e cancellazione. La libertà di espressione di questo "spazio virtuale" risulta di fatto menomata, riducendone il territorio ad un recinto fatto di gruppi dal pensiero omologo. 

 III. 

 La salvaguardia della nostra libertà dovrebbe considerare necessario, nella discussione, anche il mantenimento della condivisione in un dialogo costruttivo e rispettoso delle altrui idee. Dovremo coniugare il nostro linguaggio, pensando ad un dialogo "comprensivo" che unisca, una comunicazione fatta di parole nuove, accoglienti che non siano intanto i soliti termini tecnici sparati dai bollettini quotidiani e parole di terrore e generatrici di ansia. Abbiamo bisogno di parole dolci, accoglienti, rassicuranti, che sappiano veramente mettere in pace la nostra mente ed acquietare gli animi. Facciamo questo esperimento: Proviamo !! 

 Prendiamo una serie di foglietti di carta e iniziamo a scrivere sulla prima serie parole distruttive del tipo fango, maleodorante, sepolcri, paura, ansia, fetido, malessere etc etc. E nell'altra una serie di parole positive e creatrici del tipo visione, slancio, vigore, speranza, creatività, accoglienza, ascolto, benevolenza. Poi, accartocciando i foglietti con le parole "malevole" le strappiamo e le buttiamo nei rifiuti. Questo gesto simbolico sia l'avvio di un nuovo

 VOCABOLARIO di Amore 

L'ALBA DEL NUOVO MONDO

L’alba del nuovo mondo”, il titolo del libro che ha presentato l’autore Gabriele Sannino è molto coraggioso. Nella sala Conferenze di Vill...