Il silenzio è il presupposto della manifestazione. Il suono è primario a qualsiasi altro fenomeno. La sua natura pre-esiste in quanto all' origine di tutta la creazione e quindi al principio del "tutto". Dal silenzio dello spazio vuoto si affaccia la vibrazione (una nota) primordiale la cui onda sonora imprime il movimento alla vita.
Oggi ci troviamo così immersi in un oceano di suoni e di luce, perché luce e suono sono manifestazioni della stessa energia. La nostra è una continua ricerca di entrare in armonia (assonanza) con quanto ci circonda. Spesso avvertiamo il malessere non appena anche un solo organo del nostro corpo perde la propria frequenza vibratoria.
Ciascun organo infatti ha una suo proprio livello vibratorio. Ecco perché il suono può aiutare a recuperare (guarire) l' equilibrio perduto, stimolandolo attraverso la ri-sonanza prodotta dalla sollecitazione di uno strumento musicale o da qualsiasi altra fonte sonora. Quando parlo di "manifestazione " in generale, mi riferisco però più a quanto accade intorno a noi spontaneamente che non a quello la nostra mente "disegna" e progetta di far accadere.
Il secondo atteggiamento può generare frustrazioni qualora quanto desiderato non si verifichi nella realtà. Col tempo, imparando ad ascoltare la Natura ed i suoi suoni, ho realizzato che il primo atteggiamento è quello più giusto. Lasciare che il fenomeno, il risultato sperato da una tecnica messa in pratica, e, perché no, un suono sottile di una frequenza non udibile, vengano a te senza forzature ma come libera offerta dell' Universo.
Predisponiamoci interiormente all'ascolto, e tutto vibrera' con noi all'unisono .
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