sabato 19 novembre 2022

THE ANSWER IS BLOWIN' IN THE WIND

[1472-(1981-2022)...♾️]

Una parentesi di 41 anni dentro 550 anni di Storia. Posso dire di averlo dato il mio piccolo contributo, (7,45%).

Ma, alla vigilia, ancora non ti rendi conto che stai per voltare pagina. Così Accade. 

Sempre. 

Quando un evento importante si avvicina tempo e memoria sembrano negarsi a vicenda o forse contendersi la scena sul parterre della vita.

Il "Nuovo" è come un litorale di una  terra che scorgi all'orizzonte. 

Ne intravedi il profilo, la immagini, ma non puoi sapere mai cosa accadrà fino a quando non vi avrai messo piede. 

Mentre la distanza diventa un luogo denso di ricordi, che affiorano come la schiuma delle onde tagliate dalla prua di questa tua vetusta imbarcazione, stendi la pellicola del cortometraggio, (la vita e breve, ma quella lavorativa ancor di più) avvolta nelle spire del tempo, per trarne un bilancio dai suoi fotogrammi.

Quello che conti, stavolta, non sono numeri, ma immagini indelebili, tanti piccoli tasselli colorati. 

Ciascuno di questi è una storia. 

E ti accorgi che le persone che hai incontrato, i loro bisogni, la fiducia, l'impegno, il reciproco rispetto, la stima, sono valori inestimabili. 

Sono voci che non trovano collocazione in quel rendi-conto. 

E solo ora te ne rendi-conto.

Così accade che, per la prima volta, non riesci a quadrare.

C'è un eccedenza che ti porti nel cuore. Un rateo-avrei detto con un termine mutuato- che diventa un memorabile tesoretto.

Una voce, come un'eco indelebile, risuona nelle parole dei colleghi, dei collaboratori, dei clienti e di tutti coloro che, standoti vicino in questi anni, hanno avuto stima e rispetto per te e che adesso ti vedono partire.

Ed ecco che tempo e memoria, in uno strenuo combattimento ti aprono ad un presente potente e carico di possibilità.

Sei gettato su questa spiaggia e senti arrivare una voce alle tue orecchie:

《E adesso cosa farai ?》

La consueta domanda retorica non trova e non vuole una risposta immediata, perché questa, parafrasando un brano di un famoso poeta, sta già "soffiando nel vento".

venerdì 18 novembre 2022

QUALCOSA OLTRE NATURA E CULTURA

Sembra che sia un'inclinazione della mente  occidentale, considerare l'antagonismo esistente tra le due categorie che caratterizzano le ragioni del carattere umano e quindi il suo sviluppo come individuo, escludendone altre.

Tale visione acquisendo gli orientamenti della psicologia scientifica che taglia il regno delle cause nelle sole due parti-natura e cultura-tende ad escludere la possibilità che esista qualcos'altro oltre alle ragioni genetiche e ambientali, capace di dare, in tal caso, unicità di carattere alla crescita dell'uomo.

Bisogna riconoscere che a livello elementare le due alternative sono, come dicevo, una comoda abitudine

che troviamo ad esempio nella Bibbia: Noi e Loro. Abele e Caino. Giacobbe e Esaù. Il buono e il cattivo.

Tutte queste figure personificano quella divisione.

Il ragionamento antagonista non l'ha inventato la televisione nei suoi dibattiti urlati. Il numero due, con tutte le sue dicotomie e sdoppiamenti e duplicità e accoppiamenti, alimenta la "passione della mente occidentale". Per citare il titolo della storia del pensiero occidentale di Richard Tarnas (nella foto a sinistra).

La logica ariatotelica è incapace di pensare per triadi. Dal principio aristotelico di non contraddizione, detto anche del terzo escluso, fino alla logica binaria- 0 -o1-dei programmi del computer, la nostra mente organizza i suoi sistemi per pro e contro, per aut-aut.

Cartesio, a dire il vero, un posticino a un 'tertium' l'ha concesso, giusto nel mezzo del cervello. Ha collocato l'anima nella ghiandola pineale, confermandone così l'irrisorio valore a fronte dei due giganteschi contendenti del suo sistema, la mente pensante, all'interno e lo spazio esteso, all'esterno.

L' abito mentale del pensiero per opposti sembra quindi quello abitualmente indossato tanto che se dal guardaroba tirassimo fuori qualcos'altro sarebbe sicuramente di turbamento per la vista e per le menti di quelle persone che confondono il pensare comodo con la chiarezza del pensiero.


A tutti noi risulta con chiarezza dai personalissimi eventi fatali e dall'evidenza dei nostri sentimenti, che nella vita umana interviene qualcos'altro che non può essere contenuto entro i confini né della natura né della cultura, ma va ricercato in dissolvenza di queste citate categorie.

La straordinaria singolarità degli individui, le differenze esistenti tra i miliardi di persone sulla terra, tra fratelli, perfino tra gemelli identici, così come tra persone cresciute nelle medesime condizioni e sottoposte alle medesime influenze, tutti questi dati di fatto propongono l'interrogativo dell'unicità ed esigono una risposta.

[Spunti tratti da "Il codice dell'anima"< James Hillman>

martedì 8 novembre 2022

L'ESSENZA DELLA PREGHIERA

Esiste un ordine superiore che provvede e determina quello che è bene per noi.

Ora lo so. Ne ho le prove! 

Il tutto avviene, in una composizione armoniosa, come una trama e un ordito di un tessuto sapientemente preparato da un Sarto Eccellente. 

Uno scampolo di esistenza capace di restituirci un equilibrio perso laddove regnava una situazione difficile da gestire, una grave carenza, un malessere senza speranza di guarigione.

Quando chiediamo con intensità che tutte queste nostre "faccende" possano ritornare a posto- e magari lo stiamo facendo da tempo con umiltà nella preghiera dedicandovi il nostro costante impegno- con la sola intenzione, diamo inizio a quel fine intarsio. 

Diamo impulso a quel movimento, orchestrato e articolato scenario, fatto di innumerevoli piccoli accadimenti intrecciati tra di loro.

La regia di questa orchestra non è la nostra, ma si svolge- sono sicuro-dietro le quinte del nostro teatro esistenziale.

Un canovaccio scritto sulla superficie evanescente delle nuvole il cui testo scorre nel nostro cuore dietro il suggerimento di un Magnifico Regista.

Così, incontri occasionali, fatali ritardi, treni persi, inconvenienti, incidenti di percorso,

in apparenza, sembrano essere tutti slegati tra di loro.

In realtà, a guardarli bene, questa fitta rete di eventi, rivela un'insospettata concatenazione, e una loro "colpevole" complicità nel volersi convogliare verso la realizzazione della richiesta tanto agognata. 

Ed è grande la sorpresa quando ti accorgi che è davvero così.

Senti una forte gratitudine montare nel cuore ed esplodere.

Si ora lo so. Il mio cuore lo sa.

E lo tiene custodito dentro di sé in un consapevole ed umile riconoscimento, una gratitudine innata, una gioia che ha il sapore originale della divina appartenenza.

GRAZIE ❤

[ Immagine tratta da un dipinto di Jean-Marie Pirot- in arte Arcabas]



mercoledì 2 novembre 2022

MOTIV-AZIONI

Quando ci apriamo al sentiero della ricerca spirituale senza aver creato il vuoto in noi è come quando andando a fare una corsetta, per essercitare il corpo, mostriamo lo stesso ritmo indaffarato e insofferente di quello che hanno tutte le nostre occupazioni feriali.

Allora ti capita di incrociare tante persone di buona volontà che, tra una smorfia e l'altra, sgambettano velocemente facendo ciondolare la testa e i gomiti a destra e a sinistra.

Sono movenze che scimmiottano e riproducono gli stessi gesti che abbiamo nelle nostre giornate piene di impegni. 

Tutto questo quando il tempo dedicato a quegli esercizi dovrebbe essere tempo di svago, un intervallo per rilassarci e rigenerarsi.

Invece diventa una riproduzione di un film già visto.

Il nostro viso sembra assumere le stesse espressioni di resistenza e di opposizione di quando subiamo l'incedere incalzante delle numerose faccende nelle quali siamo impegnati.

Cosi avviene nello spazio spirituale.

E il "praticante" sembra assolvere ad un compito dettato dalla componente razionale. 

Aderire e seguire senza convinzione del cuore diventa un repertorio accademico, espressione di un bisogno mosso dalle piú disparate motivazioni.

Colui che vuole camminare, nello spirito intendo, deve farlo non facendo affidamento alla conoscenza, né appoggiandosi al gusto o al senso, oppure all'immaginazione, bensì credendo nel Suo essere, la cui comprensione non è in potenza dell'intelletto, ma opera della Grazia.

Fare il vuoto in noi sollecita la nostra anima ad aprirci alla Grazia attirando le sue più autentiche motiv-azioni.


L'ALBA DEL NUOVO MONDO

L’alba del nuovo mondo”, il titolo del libro che ha presentato l’autore Gabriele Sannino è molto coraggioso. Nella sala Conferenze di Vill...