lunedì 15 aprile 2024

L'ALBA DEL NUOVO MONDO

L’alba del nuovo mondo”, il titolo del libro che ha presentato l’autore Gabriele Sannino è molto coraggioso. Nella sala Conferenze di Villa Elena Maria, sede dell’ Associazione La Farfalla Cure Palliative Odv- un centro aperto da poco tempo, ma già molto fervente di attività- tanti erano i presenti, un centinaio di invitati, al pomeriggio del 13 Aprile un sabato caldo, più da inizio estate che di primavera.

Un primo dato positivo è questa nutrita presenza, nonostante le temperature, indice di forte interesse per le tematiche presentate dal divulgatore ospite, che dimostra di avere un bel seguito di followers, potremo dire oggi. Così, mentre gli altri sono sulla costa a respirare aria di mare, la Farfalla continua a mantenersi in volo con un piccolo battito di ali. E, ancora una volta, lo fa attraversando le vie della cultura, ospitando un evento che ha una pretesa: raggiungere e sensibilizzare le coscienze per mantenere gli occhi aperti sugli eventi che coinvolgono le nostre vite.  Un intento impegnativo oltre che coraggioso, come del resto lo è il titolo del libro presentato. Il sesto appuntamento del calendario della rassegna Sguardi di Luce, sottotitolo “La Consapevolezza della Nuova Umanità” si preannuncia interessante, partendo in modo pacato da un’analisi  minuziosa  della crisi globale di tutte le strutture economiche, politiche e sociali, giunge ad accompagnare i presenti a comprendere come sia utile e necessaria una nuova chiave di lettura della storia per renderci davvero consapevoli dei motivi che hanno mosso e che ancora muovono quelle scelte di rilievo globale condizionanti la nostra esistenza e che hanno portato alla crisi suddetta. Sono seguite considerazioni più specifiche riguardanti i delicati rapporti del sistema di potere con chi non vuole adeguarsi alle sue regole, azioni che spesso si traducono in un esercizio sfacciato della censura del un pensiero dissenziente. 

Certo, il tempo è sembrato volare, tanto da non poter contenere altre utili considerazioni e riflessioni che sarebbero scaturite naturalmente, sorvolando sulle tante manifestazioni di delusione del vecchio mondo, venute fuori nello spazio delle domande finali, per eliminare la paura del futuro. Offrire in modo più concreto delle indicazioni utili, germogli di vita di questo nuovo mondo al quale si faceva riferimento. Insegnare nelle scuole come essere felici- ha detto Sannino-

Tuttavia, è stato un incontro molto interessante, soprattutto perché si è respirato un clima di libertà di pensiero, senza polarizzazioni, con una sincera predisposizione al dialogo. Ascoltare chi la pensa diversamente ultimamente da noi è sempre difficile, ma è un esercizio necessario alla convivenza.

E sabato è stato un buon convivere.

Grazie a tutti i presenti, all’Associazione La Farfalla Cure Palliative Odv per ver ospitato l’evento, a Gabriele Sannino, agli sponsor.


venerdì 29 marzo 2024

LETTERATURA DA VEDERE

Ieri sera al Teatro degli Industri di Grosseto, in occasione della celebrazione della 62^ giornata mondiale del Teatro- per il centenario dalla morte di Franz Kafka- si è svolta in omaggio dello stesso scrittore una rappresentazione a dir poco originale. 

Un canovaccio studiato ad arte dall'amico professor Fabio Cicaloni  che sul palco ha condotto senza sosta e con maestria una maratona dialettica e canora per più di un'ora e mezza.

Cosí la formula discorsiva della narrazione biografica, che ha ripercorso alcune delle opere più conosciute dell'autore, si è magicamente intrecciata con la trama musicale di brani molto noti del cantautorato italiano interpretati con competenza tecnica e colore vocale. Da narratore a cantante il passo è stato breve sì, ma onore a Fabio per il repentino "cambio di passo" da una parte all'altra del palco con la stessa concentrazione, e per il trasformismo. 

Alcune letture sono state arricchite dall'interpretazione dei testi relativi nella lingua dei segni.

 

Un'atmosfera magica, dicevo, che è stata in grado di restituire colore ad una scenografia minimale, buia, (anche lui tutto nero come uno scarafaggio 😂) propria dei contenuti suggestivi e surreali dei testi dello scrittore.

Bravissimi i musicisti- che hanno accompagnato l'esecuzione vocale di Fabio- per i brani scelti e per i loro gradevoli arrangiamenti.

Molto divertente ed evocativa la rappresentazione a pancia all'aria  dell'insetto della "metamorfosi". E altrettanto divertente è stata la rappresentazione con la voce di Paolo Villaggio dello storico personaggio di Fracchia che sprofonda nel puff.

Pur non conoscendo bene l'autore ( e per questo il processo dovrebbero farlo a me !), ho potuto apprezzare molto questa formula scenica essendomi rimasto molto addosso (compresa la mela 😂) di quanto immagini, parole e note hanno saputo regalarmi.

Illuminante la decisione di aver voluto dedicare una rappresentazione della stessa produzione, quella della mattina,  esclusiamente agli studenti.

Un bravo attore è anche un bravo professore.

Questo è un binomio non facile da trovare !!

Grazie

domenica 10 marzo 2024

LA RISONANZA DELLA PAROLA

"La forza della parola.Poesie e politica per una nuova trasformazione spirituale".

Riportiamo l'articolo dell'amico Marcello Campomori apparso sul settimanale Toscana Oggi.

"Questo il titolo coraggioso dell’incontro con Gabriele Guzzi, giovane economista, che si è tenuto nel pomeriggio di venerdì 1° marzo alla Sala Pegaso. L’evento di apertura della Rassegna “Sguardi di luce” organizzata dal gruppo culturale EmozionArti. Animatore e coordinatore è Pasqualino Casaburi, non nuovo alla proposta di stimoli che mettono insieme spiritualità, economia e politica in vista di una cultura sociale che non lasci indietro nessun sapere. Insieme a lui arricchiscono la bellezza dell’evento il violinista Alessandro Golini e Barbara Sanchini che ha dato voce alle poesie dell’autore. Il relatore, Gabriele Guzzi, risponde in pieno a questa traccia ideale su cui siamo chiamati a camminare.


L’affermazione è perentoria; di fronte al caos nichilista in cui ci troviamo, prima ancora dell’economia e della politica, è necessario scavare e scovare le parole giuste. Nella poesia, ancor di più nella sua etimologia (creare-fare-plasmare) si scopre la relazione con l’agire. Nell’atto fontale della poesia è racchiuso l’indirizzo, l’idea che fa strada alle scelte, conseguenza di un nuovo modo di guardare e narrare l’attività umana. Il poeta economista Gabriele Guzzi trova nella poesia quella forza della parola in grado di trasformare la visione e, con essa, un sentire sociale che liberi dalla menzogna, la vera gabbia in cui è costretta a vivere buona parte dell’umanità. Per accedere a questo linguaggio è necessario accettare il vuoto, la discesa nelle nostre ombre, chiamarle per nome e accettarle come parte della nostra finitezza. Il vuoto non diventa solamente il luogo della paura, ma un ambiente da abitare, nonostante lo spavento di non avere appigli. In questa discesa maciniamo la nostra persona fino a farla diventare terreno fecondo, pronto per la semina. Il vuoto diventa grembo e può cominciare a restituire i volti, le persone, nella loro verità. 


Se non direttamente, il poeta mette a tema con coraggio la questione della verità, delle parole vere, quelle che dicono all’umanità qual è la sua vocazione. La poesia, dice Guzzi: “Mi interessa come carburante rivoluzionario”. Punto d’arrivo della parola poetica è il risveglio, primo vagito di una socialità nuova, che trova il suo punto di aggregazione nella costruzione della polis, nella partecipazione di tutti al bene comune. 

Qui arriviamo al punto di snodo. Come ri-attivare la passione per il lavoro politico e una giustizia economica, indissolubili cardini per qualsiasi progetto nuovo? Guzzi invita a considerare che il progetto in atto, un potere concentrato in mano a pochi ricchi che si alimenta con una generalizzata economia di guerra, “confligge con l’essenza dell’umano, quando ce ne accorgeremo?” Aggregarsi dovrebbe essere il secondo atto dopo essersi accorti in quale trappola siamo scivolati senza nemmeno protestare. 

Quale dunque il nostro compito? “Essere un piccolo vangelo. Con la nostra vita scrivere una sola buona notizia per gli altri”. Finisce questa serata con la curiosità di indagare questa vena che EmozionArti propone di seguire, uno stile originale con parole nuove per pronunciare quell’annuncio che può toccare e trasformare la vita di che le incontra. Nel momento conclusivo, dedicato a domande e interventi, il clima generale invitava al ringraziamento per le due ore passate insieme. Un leggero dispiacere in questa serata è stata la quasi totale assenza di giovani, oggetto della passione e dell’attività di Gabriele Guzzi. Forse nelle modalità di diffusione e di coinvolgimento si gioca la possibilità di incontrare quelle generazioni che spesso sfuggono ai nostri radar.    


sabato 3 febbraio 2024

LA FORZA DELLA PAROLA

🎯Apertura della rassegna Sguardi di luce con l'evento

LA FORZA DELLA PAROLA- Poesia e politica per una nuova trasformazione spirituale - 1 marzo 2024

🕠ore 17.30 

Sala Pegaso- 

🏛Palazzo della

Provincia Grosseto



In questo incontro, organizzato in collaborazione con il movimento L'Indispensabile - e la Fondazione Darsi Pace , cercheremo di vivere la poesia come quella forza che possa contribuire a una profonda trasformazione spirituale. Presenteremo il primo libro di poesie di Gabriele Guzzi, economista e presidente del  movimento l'Indispensabile. 

Con l'aiuto della lettura di alcuni testi poetici e della musica, offriremo uno spazio dove accoglierci, dove risuonare insieme, dove affrontare i nodi più cruciali del presente, sperimentando la potenza insostituibile del fare poetico per un cambiamento delle coscienze e dei sistemi politici.


L'ingresso è libero.

mercoledì 24 gennaio 2024

SGUARDI DI LUCE PER EMOZION-Arti

SGUARDI DI LUCE – La consapevolezza della nuova umanità.

Otto incontri, in apparenza eterogenei, ma tutti legati da un filo d’oro che ne intesse la trama, quella della nuova rassegna di Emozion-Arti. Sguardi di luce, questo il suo titolo. Sguardi attenti e consapevoli, sono quelli degli ospiti invitati.  Ciascuno di loro esprimerà attraverso la propria arte il desiderio, e direi la necessità, di accogliere la trasformazione che il mondo chiede di avviare.

Una vetrina di stimolanti proposte permeate di spirito di ricerca, di apertura mentale e nello stesso tempo di critica del mondo in crisi che stiamo vivendo.

Gli appuntamenti, che avranno il loro esordio venerdì 1 Marzo, prendendo spunto dai quattro elementi che compongono la vita sul nostro pianeta, ( Acqua Terra Aria e Fuoco), hanno lo scopo di ricercare, e quindi svelare, la quintessenza dell’arte, l’identità che permea ogni espressione artistica. Quella sottile aurea che sostiene l’arte per giungere a scoprirne il senso profondo. 

Chiunque parteciperà verrà accompagnato a comprendere attivamente da dove nasce l’atto poetico, per arrivare a scoprirne finanche le virtù terapeutiche (Davide Braglia). Comprendere come anche nel pensiero, (Giovanni Agnoloni), nell’orizzonte del viaggio, (Enrico Bistazzoni), nel gesto poetico e coreografico (Davide Sabatino), nella scienza e nella scuola, (Marco Castellani) nell' informazione consapevole e nella crescita spirituale (Gabriele Sannino), nell’istante eterno e quindi infinito, (Debora Corridori) sta accadendo qualcosa di molto importante. Si sta facendo avanti il volto di quell’ Uomo Nuovo (dal titolo della silloge di Gabriele Guzzi) che chiede, con molta fatica, di poter uscrire  fuori da un vuoto per svelare i propri lineamenti. Far riflettere sulla natura spirituale di quei lineamenti, per comprendere che siamo davvero all’alba di un Nuovo Giorno. 

Questo è lo spirito della nuova umanità emergente, il filo conduttore che lega e unisce come in un mosaico ciascuno degli eventi presentati nel cartellone della rassegna. 

E poi, credo sia importante 'cogliere' la presenza tra gli ospiti di due doppi nomi profetici. Che sia davvero un occasione per annunciare (Gabriele) la venuta di un nuovo Regno (Davide). Partecipate numerosi e vedrete !!


venerdì 12 gennaio 2024

L' AUTENTICA PERFEZIONE DEI GIORNI

La vita è una serie di fotogrammi che passano davanti ad ogni personale visione. Solo rallentando il loro scorrere se ne riesce a cogliere la bellezza.

La routine non esiste quando questo incedere lento, l'essenzialità dei gesti, e il rifiuto del superfluo ti fanno cogliere grazie a nuove angolazioni, il meraviglioso intreccio delle sue vicende.

Attraverso questo sguardo smaliziato, la quotidianità, il rapporto con le cose, diventa sempre nuovo per diventare ringraziamento.
È così che ogni giorno ti svegli !
Con la libertà di scegliere.
E, appena fuori la porta, guardi il cielo sorridendo, commuovendoti nel sentire il tepore dei raggi del sole che sta per tramontare.
Metti amore nel tuo lavoro e nel rapporto con la natura diventando amico degli alberi.
Ti metti in ascolto senza proferire parole inutili.

Un film bellissimo, commovente per l'espressività delle immagini.
Una vera immersione nella bellezza.

Il regista Wim Wenders, con questa pellicola ha consacrato l'atto di vedere, mettendo in secondo piano la "storia" e dando risalto ad un'antropologia intrisa di autenticità e di semplicità.

Un mondo che esiste davvero accanto a quello prorompente e tecnologico di una metropoli come Tokyo.
Provare per credere !!


martedì 19 dicembre 2023

DIVENTARE MUTI

"L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo".

Al  grido nel deserto di Giovanni segue nella Lettura un'altra condizione, quella, apparentemente opposta, di Zaccaria. Quella del 'mutismo' dell'afonìa e del silenzio imposto o scelto di chi si trova in una situazione di transito di una fede precaria.

Di chi sta attraversando un altro deserto. 

Se il grido nel deserto può indicare disperazione. Il silenzio di chi non può parlare diventa oltremodo frustrante.

Gridi in un luogo in cui sembra che nessuno ti senta. In un vuoto. 

In uno spazio isolato e inanimato. Cosí che il tuo grido resta inascoltato.

Capita nella preghiera, a volte. 

Ma, nel concreto, capita nella vita di tanti che, pure messi al centro di un formicaio di gente, hanno gli stessi risultati che otterrebbero se fossero nel cuore del deserto.

Il grido di Giovanni Battista apre alla speranza, alla voglia di provarci.

Mentre la condizione di tanti, sia per problemi fisici o perché non è concessa loro la parola, di non poter esprimere un proprio parere, diventa davvero alienante.

Penso ai 'senza voce' di chi reclama un diritto ad un 'assistenza.

Chi non sa ascoltare fa diventare muti tutti coloro che vivono nella precarietà, causa la mancanza di un lavoro.

Si grida per rabbia contro una vita che, ormai, viene subita. Ma si tace quando il grido della nostra voce

resta soffocato in gola.

Forme depressive croniche, tossicodipendenze incurabili, dinamiche oppressive, nel lavoro, nella vita di coppia, tensioni non più risolvibili tra gente dello stesso sangue.

MURI ...SILENZI

Voci soffocate dal dolore che non finirà mai sulle pagine dei giornali, impegnati ad ammirare lustrini. Intanto ci sono i clochard, morti nel freddo di questo ennesimo inverno, arido di cure e di attenzioni, mentre tanti tra noi pronti a stampare su un profilo la nostra faccia migliore, il nostro più recente successo, la nostra più fintamente radiosa espressione.

Siamo granelli, anche noi, di un deserto costruito intorno a quanti, pur gridando, non vengono ascoltati?

Almeno non rimaniamo muti, ma facciamo sentire la nostra voce.

E soprattutto non giriamoci dall'altra parte. Nutriamoci della Parola, di questo tempo di Attesa, per poter testimoniare ed annunciare con voce piena la Bellezza del Regno di Amore. 

Non vedo Natale migliore

L'ALBA DEL NUOVO MONDO

L’alba del nuovo mondo”, il titolo del libro che ha presentato l’autore Gabriele Sannino è molto coraggioso. Nella sala Conferenze di Vill...