mercoledì 13 ottobre 2021

TRANSIZIONE: ATTRAVERSARE IL BARDO

Siamo alle soglie di un nuovo mondo e gli ultimi eventi, che riguardano sia il clima, come anche le espressioni di un vivere civile arrivato al collasso, ne sono la prova inconfutabile. In questo contesto viene spontanea la domanda : Cosa sta morendo di questo mondo e quale figura nuova di umanità si sta facendo strada tra le sue macerie.

    Si tratta di comprendere a che punto siamo di questo passaggio temporale, che farei partire dalla nascita di Cristo. Un percorso millenario transeunte che ci traghetterà sull'altra riva, in una condizione di passaggio che definirei come un "bardo" tra una vita e l'altra, analogamente a quanto descritto da alcune sapienze orientali. 

    Un' epoca corrispondente ad una porzione di tempo planetario che potremo far corrispondere (ragionando in scala sul tempo della Terra) agli ultimi 10 secondi. In questi 10 secondi il tempo ci è sembrato che accelerasse entrando in un vorticoso moto verso l' annientamento. 

     In questa no-man's land siamo messi a dura prova per le scelte che saremo capaci di fare, perché da esse dipenderà la fisionomia dell' Uomo Nascente. Se guardiamo al mero aspetto spirituale, (ma il ragionamento vale anche per gli altri aspetti), sappiamo che per noi umani non è una cosa nuova: dalle iniziazioni asiatiche, egiziane ed orfiche, fino alla ricerca del Graal, la storia della nostra ascesa e sempre stata accompagnata da prove. In altri tempi erano romantiche. Ci si faceva rinchiudere in un sarcofago al suono di pifferi o celebrare il proprio rito funerario attorno ad un rogo. 

Nella società attuale vediamo "sarcofaghi pubblici" ed aspetti della vita, come dicevamo, che sono veramente modi di darsi una sepoltura. 

 "Credo che la prova principale per uscire da questa transizione sia la vita interiore. Dopo aver vissuto nella febbrilità mentale, ci ritroviamo d'improvviso come convalescenti, con la sensazione di galleggiare e con strane risonanze nella testa" (Sri Aurobindo).

    Così come intuito da questi grandi maestri penso che la vera chiave di lettura del giusto cambiamento sia quella che ci vedrà impegnati, in primis, nella trasformazione interiore, nella ricerca di una nuova relazionalità che abbandoni i motivi ego-riferiti, dissolvendo ogni spinta di auto affermazione, per riconoscere l' altro come occasione di crescita personale. 

    Alimentare questo anelito già insito nella natura umana, ma bisognoso di "risveglio", costituisce un presupposto per poter avviare una rivoluzione anche nel mondo che sta scalpitando per venire alla luce. 

    Sarà come un salto di livello della nostra coscienza. Il mondo è entrato come in un profondo processo di meditazione i cui passaggi sono severe ed attente prese di coscienza che potranno dare veramente la possibilità di fare questo salto.

 Auguriamocelo 

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