domenica 9 gennaio 2022

OSSERVA E GUARISCI

Mi ha sempre affascinato il dualismo onda-particella.

Louis De Broglie nel 1924 ottenne questa "equazione" utilizzando la famosa equivalenza di Einstein E=mc2, e dimostrando in tal modo che le particelle potevano essere pensate come onde. 

Le particelle quindi non sono realmente delle "cose" cosí come normalmente possiamo intenderle, ma molto di più. 

La visione del mondo secondo la fisica moderna (quantistica) è quindi quella che in un certo senso mi rassicura di più, donandomi conforto e pace interiore, rispetto ad una visione classica della creazione, di un mondo fatto di materia inerte e stabile.

Ogni oggetto materiale dal più grande, al più piccolo, scendendo fino alle dimensioni sub-atomiche si esprime, e quindi si rende concreto, non solo attraverso i sensi ma attraverso un'energia sottile delle proprie parti infinitesimali (atomi) emettendo onde-luce (fotoni).

Questi due modi di esprimersi, strettamente correlati, sembrano escludersi a vicenda nel momento in cui interviene la funzione di un osservatore esterno.

Chi sono gli osservatori?

Gli osservatori siamo noi, siamo io e te.

Le persone che osservano possono quindi intervenire in modo cruciale nella definizione della realtà modificandola. E questo anche esercitando un pensiero, parlando, pregando, meditando, contemplando. 

Quanto prima era solo "sapere" di tradizioni millenarie e appartenente ad una cosmologia mediorientale tradizionale ora è diventato patrimonio di conoscenza globale in quanto risultato di evidenze scentifiche. Così-

Mi fa piacere capire che :

Ogni volta che mi trovo davanti ad una persona posso con lei interagire a livello energetico e che quando percepisco un certa empatia è perché qualcosa sta accadendo e ri-suonando a pari livello. 

Mi fa piacere constatare che

attraverso lo stesso livello nella dimensione dell'intuizione posso conoscere il corso degli eventi anticipandone l'accadimento. 

Mi fa piacere sapere

che sia le distanze che il tempo non contano perché una parola, un pensiero benevolo, una preghiera possano avere i loro esiti positivi perché viaggiano attraverso canali che non sono misurabili. 

Mi fa piacere intendere nel profondo

che quanto emerso da tutte queste scoperte riporti in superficie la dimensione spirituale dell'uomo tanto trascurata in questi tempi perché pervasi da espressioni esclusivamente materialistiche.

Una tendenza che sta complicando ed aggravando la cecità di un mondo ipnotizzato e sempre più malato.

Il recupero del valore della dimensione spirituale credo possa rappresentare un primo vero passo per poter innescare un "ritorno" da questo incedere vertiginoso verso il collasso di un'umanità disorientata e bisognosa di un nuovo slancio creativo.

Il Cielo è un regno di possibilità di potenzialità e di visioni.

La Terra è un regno di forme manifestate in un luogo è in un tempo.

Ma non esiste separazione tra Cielo e Terra.

martedì 4 gennaio 2022

OLTRE LA PARALISI-RINNOVARE LA PSICHE

Ogni autentico approccio per la risoluzione di una patologia che minaccia la società umana deve prevedere in primis una sua comprensione attraverso lo smascheramento di alcuni atteggiamenti ad essa collegati. 

Dovremo essere capaci di riconoscere,tra questi, quelli presi come eredità di una modalità antropocentrista, androcentrista o patriarcale. Questi possono condizionare e influenzare la nostra percezione e arrivare a bloccare il nostro vero cammino di "guarigione".

Potremo sentirci impotenti di fronte ad una struttura, quella di un sistema, potente e oltremodo dominante ed avvertire come un blocco paralizzante.

La nostra "impotenza" è un qualcosa che ci impedisce di realizzare con pienezza sia il "potere dall'interno" ( potenzialità creativa della nostra visione) sia il "potere-con" (capacità di agire di concerto con gli altri).

Lo psicologo Michael Lerner ha studiato a fondo il fenomeno dell'impotenza notando come le persone siano portate tendenzialmente a strutturare la propria incapacità di fronte ai propri obiettivi e a considerarla come un dato incontrovertibile, arrivando a compiere gesti che confermano tali convinzioni. 

Lerner non nega la presenza di fonti esterne o oggettive di impotenza, ossia gli strumenti con cui le strutture politiche, economiche e sociali impediscono agli esseri umani di mettere in pratica le loro potenzialità e di realizzare il cambiamento. 

Indubbiamente esistono, ma sono acuite dall'impotenza interiorizzata (in eccesso).

Tutto questo può impedire oggi un' autentica trasformazione a livello globale.

La nostra impotenza è come una prigione costruita nella psiche che l'epoca moderna, attraverso il meccanismo del consenso, ha costruito facendoci accettare passivamente un "ordine stabilito".

L' ordine patriarcale incarnato nel  capitalismo globale corporativo si fa forte di questa incapacità, di questa impotenza interiorizza.

Ma quale sono le dinamiche di questa impotenza ? 

Secondo Roger Walsh il buddhismo classico fornisce un'analisi della patologia individuale e sociale che può aiutare a comprendere le sue dinamiche. 

Tutte le forme patologiche sono divise dal buddhismo in tre categorie di veleni :

avversione- dipendenza-illusione. 

La prima, l'avversione, può manifestarsi in diversi modi: elusività compulsiva, rabbia, paura, atteggiamento difensivo, aggressività. 

Quando assune la forma della paura, l'avversione si concretizza in due modalità tipiche dell'impotenza interiorizzata: la "negazione" e l'oppressione interiorizzata. 


La negazione prevale tra quei soggetti che stanno al potere. 

Una delle "letture" del film "Don't look up" in circolazione oggi sulle piattaforme è proprio questa. Negare il pericolo suggerendo di non guardarlo in faccia. 

Solo così potremo escluderne l'esistenza. Non guardare in alto. Non guardare il Cielo, e abbassare lo sguardo in segno di sottomissione.

L' oppressione interiorizzata, al contrario, si riscontra soprattutto in chi subisce gli effetti diretti dell'impotenza strutturale.

Guardate la situazione odierna e traete le vostre conclusioni. 

La "dipendenza", come un qualcosa di ampia accezione, comprendendo qualsiasi forma di avidità e di attaccamento, si ricollega all'avversione essendo un altro modo per nascondersi o sfuggire alle proprie paure o per riempire un vuoto di una vita vissuta nell'illusione con qualcosa che allevi il dolore della mancata speranza. 

La forma forse più dura di impotenza interiorizzata è l' illusione della disperazione.

Si comincia a percepire il mondo com'è privo di speranza e quindi il cambiamento come una  cosa impossibile 

Comprendere ed analizzare in noi questi aspetti della psiche ci può aiutare, in un percorso di autoconoscimento, a fare un primo passo capace di proiettarci, con la consapevolezza delle proprie capacità, in uno scenario più ampio per poter uscire finalmente dalla gabbia imposta dal sistema

sabato 1 gennaio 2022

 GPI -Genuine Progress Indicator- UN PARAMETRO INTELLIGENTE

Crescere, devi crescere, bisogna crescere !!

Il paradigma sembra essere ancora quello. Come una voce incessante sentiamo ripetere fuori e dentro di noi il mantra che tutto genera e sostiene.  

Dal punto di vista fisico ed antropologico potremo essere anche d'accordo, anche se ogni individuo sembra seguire un suo percorso con i tempi connaturati alla sua identità genetica.

Se spostiamo lo sguardo, invece, all'ambito economico tutto cambia. 

Rimanere nell'unico e consumato schema quello del PIL come indice di analisi della crescita economica può essere riduttivo se non fuorviante. Calcolare la crescita basandosi sul criterio del PIL può essere fallace.

Il PIL rappresenta il valore complessivo dei beni e dei servizi prodotti e comprende tutte le attività economiche in cui è previsto l'uso di denaro. In base a questo anche i lavori per abbattere una foresta vergine sono ugualmente conteggiati nel PIL ed interpretati come benefici economici.

Paradossalmente, altre attività che non prevedono l'uso del denaro come l'agricoltura di sussistenza, il volontariato o l'educazione dei figli non sono invece conteggiate.

Conta guidare un'auto per un chilometro, molto più che percorrere la stessa strada a piedi o in bicicletta anche se queste due attività non generano costi ambientali.

In sostanza il PIL valuta positivamente attività che distruggono la vita, mentre tante altre che la promuovono rimangono invisibili.

La "ricchezza" artificiale spesso si "produce" nascondendo i costi della devastazione della ricchezza reale del pianeta, che si tratti di foreste, di acqua, di aria o del terreno.

Ad esempio abbattere una foresta pluviale genera crescita, ma nessuno tiene conto dei costi della ricchezza perduta in termini di esseri viventi, aria, suolo e acqua prima alimentati da quell'ecosistema.

In base a questa analisi potremo dire che il PIL non è altro che una misura del ritmo con cui trasformiamo le risorse in rifiuti.

Il PIL ha introdotto queste distorsioni della realtà snobbando i valori etici che sono alla base della ricchezza reale creando capitale artificiale, astratto, morto sotto forma di denaro, comense prendessimo in "prestito" il benessere futuro di tutti gli esseri viventi per produrre un guadagno immediato per una piccola parte selezionata di umanità. 

Quale può essere una proposta alternativa per misurare correttamente la crescita ?

Da qualche tempo si sta facendo avanti la proposta di sostituire al PIL (Prodotto Interno Lordo) il GPI (Genuine Progress Indicator).

Indice di progresso effettivo.

Il GPI distingue tra attività che producono la vita e attività che la distruggono. La prime sono calcolate come produttive, le seconde come costi. In questo indicatore sono contemplate tutte le attività comprese che non prevedono l'uso di denaro. Ciò consente una valutazione più accurata del progresso economico reale : un progresso basato sullo sviluppo qualitativo più che sulla crescita quantitativa.

Dovremo riformulare concetti tradizionali come profitto, efficienza, produttività mettendoli in discussione ed impegnandoci a preservare la biodiversità e a prenderci cura della salute degli ecosistemi.

LETTERATURA DA VEDERE

Ieri sera al Teatro degli Industri di Grosseto, in occasione della celebrazione della 62^ giornata mondiale del Teatro- per il centenario da...