lunedì 23 giugno 2025

HANDPAN AT SLOTMOB

Si conclude Sabato 28 Giugno, con l'evento Slotmob, il primo ciclo di collaborazioni che ho avuto il piacere di sperimentare quest'anno, portando le atmosfere del mio handpan dentro alcuni eventi culturali. Oltre a quelle in locandina ci sono stati interventi durante il corso di yoga tenuto da Armando Orfeo  all' Associazione La Farfalla - Cure Palliative - ODV  e una collaborazione  con l' Agriturismo La Sorgente di Elda Casini 

Sono state tutte valide occasioni di incontri con persone e situazioni molto speciali nelle quali la musica ha avuto un ruolo determinante: 'sostenere' ed accompagnare le altre forme artistiche fino a diventare (il suono) un veicolo di ricerca del benessere.

Sabato sarò al D.park e avrò il piacere di sostenere la causa di un'associazione che si batte per l'eliminazione del gioco d'azzardo. 

Sono molto fiero di questo, perché il gioco d'azzardo è una 'piaga' diffusissima che sta portando molti danni a persone e famiglie fragili, particolarmente colpite dalla dipendenza a causa di situazioni di precarietà economica e solitudine. 

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Vedi link all'evento 👇🏼👇🏼

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venerdì 23 maggio 2025

LA RIVELAZIONE - UN INFINITO PRESENTE

Dove si può trovare consolazione. Come far svanire l'angoscia, il senso di smarrimento, la desolazione e la rabbia che stiamo provando tutti nell'apprendere in modo continuato quanto male e quanta sofferenza e con quale ostinazione l'uomo deliberatamente sta procurando ai suoi simili.

Siamo giunti al livello più basso della civiltà.

Se il male che vediamo ha una responsabilità di tutto il genere umano allora essere semplici spettatori, e non poter far niente, non fa che contribuire ad aumentare questo senso di angoscia e di smarrimento. Rimanere appesi solo ad un'ipotesi, perche questa è:  un oscillare altalenante di paventate risoluzioni, che sono solo flebili balbettii. Un'ostentazione arrogante del proprio ego e della propria smania di potere, anteposta al destino incerto del mondo. Una pace, quindi, legata unicamente ad una volubilità e ad una suscettibilità psichica.

Dentro questa prospettiva la pace duratura rimane una lontanissima possibilità, e parimenti, un miraggio l'ipotesi di poter giungere ad una trattativa seria che possa far cessare il fuoco in modo duraturo in una terra, da sempre martoriata, dalla quale ci arrivano ogni giorno immagini di bambini straziati dalla fame e dai bombardamenti.

Il male sembra volersi accanire su quei territori senza possibilità di appello.

Con questi scenari diventa anche difficile mantenersi saldi nella fede. Cosí accade di entrare in crisi di ogni nostro più profondo convincimento.

E guardando in Alto ci viene di pensare.

Come puoi permettere che accada tutto questo ?

È  questa la rivelazione ?

Come posso leggere nella carne martoriata dell'uomo la presenza di Cristo?

Allora è proprio dalle scritture che ci può giungere un "soccorso" per comprendere che il tempo regalato all'uomo su questa terra per evolvere e rivelare la sua essenza divina potrebbe non avere la stessa natura del tempo cronologico. 

È il tempo del perdono in cui l'uomo  prende veramente coscienza della propria natura. Ce lo dicono le Scritture.

Giovanni 3,14 "E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato"

Esodo 3.14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». Poi disse: «Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi».

La rivelazione e le modalità nelle quali si compie attraverso di noi, nella nostra vita è un mistero.

Mentre noi umani bisogna ascendere, essere innalzati dalla nostra condizione terrena di esseri incarnati, liberando la nostra coscienza dai vincoli che la stessa condizione comporta, Cristo si rivela attraverso il punto più basso (la croce) assumendo la condizione di essere completamente umanato per redimere la Terra.

La rivelazione del nome di Dio

IO SONO la troviamo quindi in Esodo 3.14  (Io sono colui che sono), la rivelazione compiuta DELL'IO SONO che si incarna nell'io sono umano la troviamo invece in Giovanni 3,14.

Vecchio e Nuovo Testamento.

Stesso numero dei passi che si ripete 3,14. 

Cosa vi ricorda questo valore ? 

Sì il cosiddetto Pi greco.

Che indica in geometria il rapporto tra la circonferenza e il suo diametro.

3.14 è un numero trascendente, un numero indefinito detto anche irrazionale. Ciò ci comunica quale è  il rapporto tra l'io sono eterno e l'io sono umano. Rapporto indefinibile, come indefinibile è la rivelazione.

Potremo dire di essere anche noi uno di quegli indefiniti numeri dopo la virgola. Una di quelle infinite manifestazioni attraverso le quali si compie il Regno, anche attraverso vicende estremamente degradanti.

Il rapporto che io vivo con la rivelazione divina, tra il Padre e il Figlio è infinito. Si rivela in eterno  come i numeri decimali del 3,14.

sabato 17 maggio 2025

L'AMICO CHE GUARDA DENTRO

Quando un amico ti consiglia un libro da leggere bisogna ascoltarlo. Anche da questo si capisce che è un vero amico. Il suo non è un atteggiamento disinvolto. Suggerirti  cosa leggere è un atto sincero al pari di ogni altro gesto fatto per il tuo bene. 

Qualifica l'avere a cuore di condividere l'autenticità e la bellezza dei contenuti di un testo. 

È stato proprio cosí. 

Grazie Chiara Lico per avermelo suggerito.

Leggere Dentro è stata per me un'occasione autentica per sentirmi bene dentro.

Una scrittura asciutta ed essenziale, quella di Sandro Bonvissuto nel suo romanzo di debutto come scrittore. Termine che l'autore non si sente bene addosso.

Secondo quanto riferisce in una intervista la sua è una sperimentazione. 

Beh direi che l'esperimento è riuscito.

Sandro fino a quel momento non aveva mai editato se non dei brevi racconti. E poi ho letto che fa tutt'altro nella vita. È un addetto alla ristorazione. 

Si guadagna da vivere con un lavoro faticoso che lo impegna talvolta anche nelle prime ore della notte.

È successo, però, che la laurea in filosofia e l'amore per le lettere lo hanno spinto a scrivere per esprimere una passione. Appagare il desiderio di comunicare le emozioni più profonde e quanto spesso lasciato 'dentro' l'anima.

DENTRO. Ecco è questa la prospettiva che viene piano piano incontro al lettore scorrendo le pagine del libro. 

In realtà sono tre racconti autobiografici, presentati in ordine cronologico inverso, dove si alternano immagini colorate di stati d'animo interiori a immagini che descrivono realtà esteriori a tinte grigie. Sì, perché, a dispetto del suo cognome, Sandro ne ha da raccontare. Compreso di crude vicende che hanno segnato profondamente la sua vita come quella dell'esperienza in carcere. 

Un mondo a parte! Un'universo dove alla ristrettezza degli spazi fa eco la dilatazione del tempo. 

Ma non voglio dire altro se non consigliare di leggere il libro con la responsabilità del gesto fatto da un amico sincero. 

Ah, dimenticavo, la regola vale anche per l'amicizia sui social.😃

Fidatevi

Buona lettura.

giovedì 3 aprile 2025

LEGGERE: UNA PRATICA CHE FA CRESCERE

È stato un successo, un incontro bello ed emozionante quello di stamani tra i giovani studenti (della Scuola Dante Alighieri) e la scrittrice Chiara Lico -nella foto sotto.

Il terzo evento in programma della rassegna VISIBILE E INVISIBILE  organizzata dal gruppo culturale Emozion-Arti .

Ogni prima classe- coinvolta nel progetto di lettura riflessiva del testo, adottato e portato avanti dai ragazzi per oltre tre mesi, ha esposto alla scrittrice il proprio lavoro interagendo con lei attraverso domande che hanno messo in luce le tante implicazioni presenti nel libro IL RING.

Al termine, grande soddisfazione espressa sia dall'autrice che dal gruppo docenti coinvolti, coordinati dal professor Lorenzo Zambernardi .

Un grazie al coordinamento dei professori, alla dirigente scolastica Anna Maria Carbone  e alla sua prima collaboratrice Alessandra Tonelli .

È stata un'occasione importante attraverso la quale l'incontro dal vivo con una scrittrice ha saputo conferire la giusta potenza al messaggio educativo sottostante, quello di "praticare" quotidianamente la lettura. Un esercizio capace di tirar fuori vocazione e creatività.

E questo credo sia stato colto da tutti, ciascuno nel proprio ruolo con le proprie responsabilità.

Grazie

venerdì 21 marzo 2025

RIFUGIO DEI MIGRANTI

Ultimamente la frequenza nella recitazione del Santo Rosario ha stimolato la mia attenzione a soffermarsi  sulla parte finale della sua estensione che si esprime con le cosiddette litanie lauretane

Espressioni brevi, di una potenza indescrivibile che sottolineano le qualità della Madre celeste.
Grazie alla loro formula ripetitiva ho potuto soffermarmi sul senso profondo di alcuni termini adottati. Parole che a volte potrebbero apparire arcaiche, ma che al contrario risultano essere a noi molto vicine in quanto incredibilmente accostabili alle situazioni che viviamo.
Tra tutte le litanie presenti mi è risuonata in particolar modo interessante quella che recita: rifugio dei migranti.

Migrante, termine antico ma terribilmente attuale, se pensiamo al fenomeno degli approdi riguardante le coste della nostra penisola.
Ho scritto approdi, volutamente, badate bene, e non sbarchi.
Sì, perché le parole contengono già in sé una pre-disposizione, una dichiarazione di intenti.

Proferendo la parola sbarco già coviamo nella nostra mente, se non una paura, una profonda preoccupazione di incontro misto ad una scarsa solerzia.
Dicendo approdo, alimentiamo nel nostro cuore un desiderio di accoglienza misto ad una buona volontà di agire.
Mente e cuore. 
È sempre qui che avviene il 'dibattito' che decide l'impegno. Il terreno dove si gioca la sorte dell'altro che oltrepassa un confine geografico, confine che spesso è solo nella nostra mente.
Ecco che il nostro spazio, inteso come territorio caratterizzante la nostra identità nazionale, può diventare un rifugio, un porto sicuro per persone toccate da un destino infausto, e per usare una parola che non dovrebbe esistere:  l'altro.

Solo quando nel nostro cuore avvertiremo quel fremito capace di aprirci ad una visione salvifica, per proiettarvi le nostre energie .
Quando nei nei nostri occhi brillerà il riflesso della pelle dei fratelli piagata dal sale.
Solo allora potranno davvero cadere quei confini puramente mentali disegnati dalla grafia dell'orgoglio, dalla supponenza di superiorità, dalla chiusura del cuore.

domenica 9 marzo 2025

Il (v)angelo prima del Vangelo

Esiste un vangelo prima di quello scritto, di quello con la V maiuscola per intendersi. Questo coincide con una disposizione dell'anima e del cuore.

Corrisponde ad uno stato di coscienza pre-esistente nel quale siamo già stati benedetti nella tentazione. Situazione, questa, sempre presente nella nostra vita e per tre volte evocata nel Vangelo di questa prima Domenica di Quaresima.

Il vero senso della tentazione, infatti, è questo. Di non costituire di per sé una cosa negativa, ma un'opportunità per mettere alla prova la nostra fede.

Un pó come avviene per la crisi in modo analogo in quella economica o in quella psicologica.

Mettere alla prova le propria capacità nei momenti difficili, o mettersi alla prova davanti ad una tentazione costituisce un percorso di riconciliazione e di purificazione che ci 'abilita', potremo dire, a metterci davvero, con la giusta disposizione, davanti alla Parola. 

Come ha detto padre Valerio Mauro nella sua omelia domenicale, non basta leggere, la Bibbia, il Vangelo. Non basta andare alla messa la Domenica. Tutto ciò può costituire un semplice formalità laddove non esista una tensione interiore, una sensibilità sottile, un atteggiamento di apertura all'altro. Saremmo davvero ben 'disposti' e preparati a leggere le sacre scritture solo dopo essere passati attraverso questo status.

Come ottenere tale apertura? 

Comprendere, in primo luogo, che il tempo di Quaresima cosituisce un tempo propizio per riconciliare la propria vita attraverso un percorso di conversione nel quale solo mettendo progressivamente da parte il nostro io potremo veramente donarci all'altro e sentire la 'beatitudine del dare'.

Un cammino che ricorda il dinamismo del moto fluente del fiume che scorrendo lungo il proprio letto tende a raggiungere il proprio estuario, e per finire il mare.

sabato 8 marzo 2025

VIAGGIO NEL CUORE DELLE DONNE

È stato un omaggio alle donne, per celebrare la loro Giornata Internazionale, lo spettacolo messo in scena ieri sera al Teatro degli Industri di Grosseto da Fabio Cicaloni.

Un percorso interiore, un itineraio nell'anima, direi, di tre figure emblematiche della Commedia dantesca, con le dovute tappe all'inferno- attraverso la figura di Francesca- per attraversare il purgatorio, con la Pia De' Tolomei, fino a giungere al paradiso con un'interpretazione magistrale della figura di Picarda.

Un occasione ulteriore, per il performer, per confermare la sua versatilità.

Artista dalle molteplici facce, non solo per il trasformismo proprio delle interpretazioni, ma per l'agilità dello slancio artistico.

In questa rappresentazione Fabio ha dimostrato, ancora una volta, di saper esplorare, con risultati eccellenti, territori artistici differenti, transitando con maestria e fluidità dalle atmosfere vivaci di una brillante performance canora-, ricca di  timbrica e intonazione superbe- (eseguendo magistralmente noti brani di Fiorella Mannoia e Mia Martini), al climax di una più mesta e concentrata esecuzione recitativa, entrando completamente nei personaggi interpretati, soprattutto in quello di Picarda con la quale Fabio ha saputo trasferire al pubblico una forte espressività drammatica, tanto che non si è esentato ad esprimersi, (se ne sentiva il bisogno), in un finale ironico e esilarante. 

Quello dedicato alla figura di Beatrice, che ha saputo dare un tocco di leggerezza alla serata, restituendo alla platea il sorriso spesso nascosto dietro una narrazione dai contenuti cupi e drammatici che hanno comunque rivelato e fatto riemergere ricordandola a tutti i presenti la difficile condizione della donna nella società, anche contemporanea. 

Una bella atmosfera quella creata dal violinista Carlo Recchia e dalla chitarra di Claudio Buselli, arricchita dalla lingua dei segni da Mirco Guerrini.

Grazie per la bella serata ❤

HANDPAN AT SLOTMOB

Si conclude Sabato 28 Giugno, con l'evento Slotmob , il primo ciclo di collaborazioni che ho avuto il piacere di sperimentare quest'...