sabato 26 ottobre 2024

NUOVE PRATICHE DI GUARIGIONE


Nel parlare comune spesso sentiamo dire, o diciamo la frase :

《Non so volere bene a me stesso, figuriamoci agli altri !》

Questa dichiarazione, che al momento può sembrare una frase fatta, ci segnala un preciso stato del nostro essere, bloccato e chiuso in sé stesso.
Una condizione della quale spesso non siamo consapevoli perche il nostro io è portato tendenzialmente a negare e ad allontanarla da sé "distraendosi".
Prendere consapevolezza di questo stato della coscienza, quindi, costituisce un primo
passo verso la strada del "ritorno" per comprendere che quella dell' Amore è una scuola dove si impara giorno per giorno.
Un "corso di studi" preciso che può aiutare molto, se fatto con costanza e sincera volontà.

Sappiamo bene come ciascuno di noi possa avere una storia, un vissuto faticoso
fatto di vicende tristi e dolorose, di relazioni sociali e familiari quotidiane spesso in un clima di attrito e di competizione.
Proprio nella famiglia, nel primordiale nucleo sociale, possiamo trovare le prime manifestazioni, i primi segnali
di un nostro stato condizionato, di un ego non allineato e quindi  alienato.
Questo solo per dare uno spunto ed iniziare a comprendere cosa c'è in noi che non sentiamo sintonizzato, cosa ci fa sentire dissociati e spesso distorti.
Vale a dire quello che, in sostanza, causa una cattiva stima di noi e di conseguenza ci porta a non amarci e a chiuderci fino ad evitare le relazioni con gli altri e quindi a non amarli.

Cosa possiamo fare in tali frangenti. In che modo possiamo ri-trovare la via di ritorno ?
Intanto, un primo passo può essere un graduale e continuo lavoro di auto-conoscimento. Giungere alla memoria di quegli episodi cruciali dell'infanzia che ci hanno condizionato, quelle situazioni del tipo: dire sempre sì per dimostrare all'altro (che sia genitore, tutore, datore lavoro etc) che siamo zelanti, che siamo bravi, per non deludere, per capire che questo nostro atteggiamento può nascondere la paura di vedersi negato l'amore.
Oppure reagire chiudendosi in sé stessi a seguito di una provocazione o di un rimprovero. Tutti episodi che se non affrontati diversamente, vengono ricordati e riproposti nell'attualità laddove ci trovassimo a contatto con i nostri quotidiani interlocutori.
Tali condizionamenti finiscono per "pesare" oltremodo sull'equilibrio personale.
Ci troveremo sempre di fronte ad un espressività menomata della nostra personalità, incapaci appunto di amare, proprio perché non siamo stati capaci ad amare noi stessi.

Cosa possiamo fare ora?
È tardi o possiamo sempre intervenire?

Intanto trovare uno spazio per acquietare la mente attraverso una semplice pratica meditativa. Una mezz'oretta a seduta ogni giorno.

La nostra coscienza, infatti, essendo
oscillante, ha un costante bisogno di trovare momenti di "presenza" nei quali non proiettarsi sul da farsi, (preoccupazioni sul futuro), o fermarsi sul passato (rimpianti, sensi di colpa per fatti accaduti).
La meditazione aiuta molto a trovare questo "stato di presenza".

Questa condizione favorirà il flusso della Verità.
La Sapienza divina si farà sapienza umana.
Pian piano, con la Rivelazione, inizia un movimento in te, attraverso una visione sempre più autentica della vita che si potrà tradurre in una nuova relazionalità.
Il rilascio di questa sapienza interromperà il "memoriale" dannoso, il cliché ripetuto degli errati atteggiamenti e,
come dice Giovanni l'apostolo, la nostra ri-nascita nello Spirito, e la visione di Dio saranno sempre più complete.

La meditazione, un atto d'amore verso sé stessi e verso l'umanità, diventa così un viatico per la tua guarigione.

#pasqualinocasaburi

L'IDENTITÀ CRISTIANA NEL GREMBO DI MARIA

Nei  programmi doveva essere un incontro con tema il rapporto tra scienza e fede, ma per assenza giustificata dell'ospite, Giorgio Benedek, professore universitario esperto in fisica, l'appuntamento della Settimana della Bellezza - in calendario si è trasformato in una testimonianza vissuta, quella di Fra' Dario Chiapetti, (nella foto), francescano da poco attivo nella Parrocchia di San Francesco. Il frate laureato in architettura, ha portato all'attenzione del pubblico un argomento non facile da trattare:  quello delle stimmate di San Francesco. Una lezione magistrale sul rapporto esperienziale precoce del santo con il corpo e con la carne, fino a giungere a spiegarne la sua propria inconfondibile teologia.

Un'ora e mezza in cui il religioso ha fatto una sintesi del suo ultimo libro sul tema rivelando passo dopo passo la nascita, la crescita, la regola dell'ordine francescano, i fondamenti e i principi ispiratori, ma anche le più profonde inclinazioni interiori del santo, i suoi rapporti con la famiglia e soprattutto con il corpo. È qui -ha spiegato - nel corpo, attraverso il contatto con la carne, che avviene e si realizza l'incontro con il Cristo. Toccando le piaghe del lebbroso si compie nei fatti quello che viene enunciato nei Vangeli. Nella fragilità e nella debolezza della carne dell'uomo avviene la comunione con lo spirito del Cristo fatto uomo.

martedì 15 ottobre 2024

IL RING - UNO SPAZIO INTERIORE

Dodici anni sono pochi, ma sono tanti per chi, come Sarena- la protagonista del romanzo- ha un forte desiderio di riscatto da un orizzonte quotidiano fatto di soprusi, di discriminazioni e atti di bullismo.

Ecco perché questo forte desiderio matura e si trasforma in un combattimento non solo psichico. La ragazza deve affrontare i suoi frequenti attacchi di panico. La sua però è una vera prova di forza fisica da sostenere tutti i giorni nel ring della palestra del suo maestro.
Sarena è una pugilessa di origini  tunisine trasferitasi coi genitori in un piccolo paesino campano. Il vero obiettivo è ottenere attraverso il raggiungimento dei traguardi sportivi
la cittadinanza italiana e coronare il suo sogno.
Letto tutto di un fiato....😊
Una bella storia, quella di riferimento e altrettanto bello e appassionante il racconto che ne ha saputo trarre Chiara Lico, l'autrice, grazie al sapiente utilizzo di espressioni e dialoghi semplici e genuini. È il vocabolario dell'universo giovanile che ci parla, facendo riaffiorare i ricordi anche in noi lettori fino a farci sentire il dolce sapore della loro memoria. Quello che mi ha lasciato è una profonda sensazione di sollievo.
Chiara, giornalista caposervizi del TG2- non nuova nel presentare tematiche relative al mondo giovanile adolescenziale- ha saputo trattare molto bene e con leggerezza l'argomento talora sfiorandolo con tenui immagini, tal altra esprimendolo con espressioni di gergo nei dialoghi asciutti e crudi della quotidianità. Per questo di facile comprensione.
Un libro per tutte le età, ma in particolar modo indicato per i ragazzi che, penso, si possano identificare con i personaggi descritti e che possano per tale motivo leggerlo con interesse.

ISPIRATO AD UNA STORIA VERA

[ IL RING - Chiara Lico
©️ 2024  Giunti Editore Spa]

martedì 8 ottobre 2024

CONSOL-AZIONE

In vista della ricorrenza della Giornata mondiale della salute mentale del prossimo 10 ottobre volevo riportare alcune riflessioni.

I problemi di salute mentale sono sempre più diffusi. Infatti, sono oltre 16 milioni gli italiani che lamentano un disagio medio-grave di questo tipo. Una crescita del 6% rispetto al 2022, con in vetta ansia e depressione, che ha colpito soprattutto donne e giovani. È quanto emerge da un'analisi dell'Università telematica Cusano

(Fonte Tgcom 24👇🏼👇🏼)

https://www.tgcom24.mediaset.it/salute/salute-mentale-italia-analisi-unicusano_88577966-202402k.shtml


Tra tutti questi dati che emergono si muove timida una condizione, direi un bisogno umano profondo che si chiama 

Consolazione.....


"E’ una parola importante, capisco bene che non può non figurare in questo mio personale dizionario, in perpetua formazione- scrive Marco Castellani, astronomo, scrittore e praticante dei gruppi Darsi Pace. E’ importante ma raramente ci penso – come se ci fossero sempre cose più decisive, più urgenti, da analizzare. Come se la priorità fosse sempre altrove. Meglio, come se la parola stessa racchiudesse un non so che, un sogno semplicemente troppo bello per essere una cosa reale, una cosa da adulti". 

"In questa percezione del mondo, un bambino certamente si consola, si può e si deve consolare. Un adulto più o meno deve cavarsela da solo (o al massimo entrare in terapia), perché si suppone abbia maturato gli strumenti interni per affrontare i momenti difficili.

Il mondo peraltro è strano, è certamente molto più bizzarro degli schemi mentali che ci possiamo fare, che ci facciamo. E’ anche qualcosa che viene percepito in modalità molto differenti, a seconda degli stati psicologici e sociali in cui ci troviamo, che stiamo attraversando, come individui e come comunità. Potrebbe  anche essere, dunque, che ci stiamo nascondendo l’unica cosa reale, l’unica cosa di cui occuparci seriamente, e serenamente".


"Abbiamo bisogno di consolazione. 

O almeno, io ho questo bisogno di consolazione, anzi di una infinita consolazione. Sempre, in ogni momento. A volte il senso di mancanza di questa infinita consolazione stringe il cuore in una morsa in cui quasi non riesco a respirare.

Bene, direi.

Bene, perché già ammetterlo è l’inizio di una liberazione possibile. E’ dismettere l’atteggiamento dell’Ercolino sempre in piedi, è ritrovare – quasi come pietra preziosa – la propria fragilità e iniziare a dialogarci, provare ad abbracciarla. Sentirsi incompleti e non provarne scandalo, è il primo passo verso una riconciliazione con sé e con le cose".


Questa dimensione intima però non è scollegata da quella sociale- sottolinea Castellani-. Tanto che quest'ultima abbraccia completamente la prima. Così tanto, che un essere dominato dalle proprie paure non potrebbe affrontare il sociale intervenendo costruttivamente  ma rischiando di "muoversi" in base alle sue problematiche irrisolte.

Dunque non è più lecito tenere separato l’ambito politico da quello personale.

O peggio, aspettarsi la salvezza dall’intervento anche generoso verso le condizioni esterne. Anche risolvessimo – per assurdo – problemi enormi come la fame, la povertà, rimarrebbe sempre qualcosa. Rimarrebbe un bisogno enorme di consolazione, di conforto dalle paure.

Ergo consoli-amo-ci

Marco Castellani

giovedì 3 ottobre 2024

UN ELOGIO AL PENSIERO CRITICO

 


TUTTO IL BENE DEL
MONDO-

Sono APERTE LE PRENOTAZIONI

del primo appuntamento della nuova Rassegna organizzata dal gruppo culturale Emozion-Arti.
Um calendario di eventi che aprirà ufficialmente i battenti nella prossima primavera, ma che in questo fine anno vuole dare un assaggio significativo al pubblico grossetano e non.
La proposta prevede come ospite il
giornalista e divulgatore Matteo Gracis, direttore del testata giornalistica on-line L'indipendente e titolare della società di comunicazione/editoria, siti web e pubblicazioni, di cui la più importante è Dolce Vita.

"Un elogio al pensiero critico, positivo e al beneficio del dubbio, in cui si spazia dal giornalismo indipendente all’attualità, dalla filosofia alla nuove forme di resistenza e disobbedienza. Un’esperienza in cui il pubblico si diverte, si indigna, si mette in discussione ma soprattutto si emoziona, portandosi a casa spunti di riflessione, domande e pillole di consapevolezza".
Un percorso di crescita personale con aneddoti, consigli e spunti per sfidare se stessi, mettersi alla prova e migliorare la propria forza di volontà. Preziose chiavi di lettura per trasformare la propria vita in un’avventura meravigliosa ma anche per difendersi dalle insidie del nostro tempo, con un occhio di riguardo alle nuove tecnologie (social, intelligenza artificiale, ecc).

Per info e prenotazioni
Chiamare
📞 347 5364188  Pasqualino
      328 7018383 Francesco

A quando l'incontro ?

⌚ A CHE ORA? dalle ore 18:00 alle 20:00
🚩 DOVE? Villa Elena Maria - sede Associazione La Farfalla Odv - Via Cimabue 115 - Grosseto

APERTURA: Ingresso- check-in
ore 17.15

Inizio conferenza ore 18.00
Possibilità di parcheggio nell'area antistante la residenza.
L'incasso della serata sarà devoluto all'Associazione La Farfalla Cure Palliative Odv.

mercoledì 4 settembre 2024

LA MUSICA DENTRO

Immersi in un quotidiano che ci sgomenta, colpiti nel più profondo da tutti gli accadimenti nefasti presenti nei notiziari. 

Gesti di violenza immotivati, omicidi per mano di adolescenti, atti vandalici contro la natura, vendette e regolamento di conti, viene spontaneo fermarsi per una riflessione e chiedersi dove sta andando l'umanità.

Interrogarsi se esista ancora la possibilità di fermare questa escalation alla distruzione, questa accelerazione verso l'annientamento per capire se davvero abbiamo toccato il fondo e possiano finalmente risalire la china.

C'è un limite a tutto questo sfacelo ?


Esiste un punto sensibile e sentito capace di toccare le nostre coscienze quel tanto per capire davvero chi siamo, per comprendere finalmente il nostro stato di esseri bisognosi. Per abbandonarsi al flusso che ci accompagnerà verso l'unica e nuova strada, quella di una ri-nascita, e lasciare le spoglie dell'uomo vecchio.

Si può continuare ad ascoltare musica quando tutt'intorno è "frastuono"?

Forse, solo allora le tante nostre piccole storie incarnate si adageranno sul fondo di questo letto, per seguirne la corrente che porterà alla Sorgente.


Nessuna presunzione.

Noi non conosciamo niente. 

Giammai potremmo conoscere quel misterioso impulso che ogni giorno ci stimola alla vita.

Una vita che ci appare ogni volta più vulnerabile, ma che inspiegabilmente ci ri-dona l'energia per la ripresa.

Solo allora guarderemo sempre di più al senso degli eventi, al loro significato simbolico, e non alla brutalità del fatto materiale in sé.

All'essenza che traduce gli alfabeti dello spirito che è fonte di tutto, irrorando la materia di una fulgida luce di verità.


Tornare dal corpuscolo, all'infinitesimale, e giù dentro fin dove sgorga l'energia propria dell'atto amorevole della creazione.

Rinnegare se stessi è tornare a questo stile di vita abbandonando sicuramente il superfluo, l'inutile, questo stillicidio accattivante della post- modernità.

Queste ed altre riflessioni potremo intraprendere per rendere sveglia la nostra coscienza, partecipando, (iscrivendosi) ai laboratori dei Gruppi Darsi Pace.

Ma anche e soprattutto  fare un "lavoro" certosino su di sé per non conformarsi a questo mondo.

Chi ci aiuterà a far questo ?

I formatori di Darsi Pace ideati da Marco Guzzi.


Da questo mese sono aperte le iscrizioni ai laboratori per una nuova annualità. Un percorso di sette anni curato e seguito con dedizione.

Un autentico cammino di rinascita.


ℹ️🛎 Ricordiamo che le iscrizioni sono aperte DAL DAL 1° SETTEMBRE. SARÀ POSSIBILE ISCRIVERSI AI GRUPPI DARSI PACE PER L’ANNO 2024-2025 tramite il sito www.darsipace.it 


Il cammino dei Gruppi Darsi Pace  offre una sperimentazione originale e inedita per orientare la propria ricerca di pacificazione che non sia né disimpegno né anestesia, attraverso tappe precise e organiche di trasformazione, nella consapevolezza che “Chi lotta senza metodo, lotta invano” (motto benedettino).

venerdì 30 agosto 2024

L'INFOSFERA E IL SILENZIO NECESSARIO

"Uno degli ostacoli principali che ci troviamo ad affrontare allorché cerchiamo di esaminare la mente è la convinzione, profondamente radicata, benché spesso inconscia, che <Siamo nati così e non c'è nulla che possiamo fare per cambiare questo stato di cose>[Marco Guzzi]

Tutti noi lo possiamo notare questo atteggiamento, appena ci fermiamo ad osservarlo acquietando la nostra mente per qualche minuto.

Possiamo riscontrarlo  nelle categorie della nostra esistenza.

È quello che frena il naturale impulso vitale, quella spinta propulsiva propria, caratteriale, che troviamo anche nelle cellule del nostro corpo, che si rinnovano in continuazione.

Il rischio maggiore per noi di questa nichilistica predisposizione è non accorgersene ed essere inghiottiti da un "sistema" che non vuole altro che assorbirti con le proprie allucinazioni, privandoti della libertà di pensiero.

E lo fa annebbiandoti la mente con concessioni in apparenza portatrici di benessere o in genere di piacere istantaneo o programmato.

Sempre più evidenti si mostrano le occasioni di queste azioni ipnotiche  in un mondo pervaso da una comunicazione reiterata e confusa, la cosiddetta "infosfera".


Valutiamo bene e soppesiamo, perciò, ogni dichiarazione ed ogni notizia epurandola con il filtro della nostra coscienza ogni volta, e nuovamente decondizionata da costanti pratiche meditative.

Pasqualino Casaburi


Ripartono le iscrizioni.

A PARTIRE DAL 1° SETTEMBRE, SARÀ POSSIBILE ISCRIVERSI AI GRUPPI DARSI PACE PER L’ANNO 2024-2025.

Il cammino dei Gruppi Darsi Pace  offre una sperimentazione originale e inedita per orientare la propria ricerca di pacificazione che non sia né disimpegno né anestesia, attraverso tappe precise e organiche di trasformazione, nella consapevolezza che “Chi lotta senza metodo, lotta invano” (motto benedettino).

www.darsipace.it

NUOVE PRATICHE DI GUARIGIONE

Nel parlare comune spesso sentiamo dire, o diciamo la frase : 《Non so volere bene a me stesso, figuriamoci agli altri !》 Questa dichiarazi...