sabato 25 febbraio 2023

LA 'MEZZANOTTE' DELL' ARTE È PROPIZIA

Ascoltare poesie al tramonto è un esperienza unica. È come entrare in una dimensione senza tempo.

Ne abbiamo avuto riprova ieri, nel corso del terzo dei quattro incontri previsti dalla rassegna omonima ideata da Associazione Culturale Polis 2001 in collaborazione con Emozion-Arti :

il tempo si è fermato sulle parole dette, sulle pause, sui silenzi che hanno vibrato dapprima nello spazio aereo di quel luogo magico, per poi arrivare ad aprire un varco nel cuore dei presenti.

La sala principale del centro l'Abbriccico di Via Lazzeretti 10, che ha ospitato l'evento ha dimostrato di essere non solo un luogo fisico ma un "luogo dell'anima".

Così ha potuto cogliere quei raggi radenti, color oro, che il sole regala in quel momento in cui tutto sembra fermarsi.

La Poesia è nel Tramonto, ma non al tramonto. La stessa cosa potremo dire dell'arte in genere quando notiamo alcuni aspetti decadenti nelle "offerte" che vediamo in giro. Questo non ci fa sentire, non ci fa riconoscere il gesto artistico come autentico e creativo, ma ce ne fa cogliere solo la precarietà tanto da poter farci pensare che l'arte è alla 'mezzanotte'. 


A chi interessa davvero l’arte? La poesia? La musica? La danza?

Tutti ne parlano, ne scrivono, 

ne fanno romanticherie da bar, sui social e nella vita, ma, in realtà, ciò che è artistico (sul serio) è ignorato. 

Nei programmi culturali non cogliamo alcun senso creativo, estetico o evocativo.

Fuori da questi programmi, altrove, esiste qualcosa di poetico, di catartico, di non “spettacolarizzato”?

No, purtroppo, anche altrove scarseggia la verità creativa. Dominano chiacchiere e rappresentazioni.

Eppure: “Uomo! Sii attento!” — dice Zarathustra, mentre si domanda: “Che dice la mezzanotte profonda?”.


Dice, il saggio Nietzsche, che sotto il velo di questa noia, di queste parole sentite e risentite, si può procedere di ora in ora, danzando !

Ebbene, Il ritmo di questa danza l'abbiamo percepito tutti ieri sera, attraverso la parola poetica di autori illustri come Pier Paolo Pasolini, Cesare Pavese e Wislawa Szymborska declamata da Barbara Sanchini , Davide Braglia e altri lettori chiamati inaspettatamente a leggere sul momento. Interessanti sono stati gli interventi che negli interludi hanno narrato alcuni aneddotti riguardanti la vita dei poeti in questione. Episodi che hanno fatto entrare ancor di più nella loro umanità.

Tutta la nostra mente, il nostro cuore ed anche il nostro corpo ha danzato e vibrato su quel ritmo cadenzato cercando di liberarsi dal  limite della "mezzanotte" da quell'argine di buio estremo per arrivare alla luce di una nuova alba creativa.

Grazie a tutti i presenti.

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