venerdì 3 marzo 2023

I LUOGHI DELL' ANIMA


Tornano nel mese di Marzo le iniziative di Emozion-Arti-il contenitore artistico ideato con l’intento di aprire nuove vedute sul mondo dell’arte. La nuova rassegna culturale porta un nome stimolante, I Luoghi dell’Anima e ha l’intento di dare continuità- dopo l’esperienza di POESIA NEL TRAMONTO, la precedente rassegna- allo stimolo e al coinvolgimento emotivo di un pubblico sempre più esigente riguardo ai contenuti di una proposta che spesso subisce una certa omologazione, I Luoghi dell’Anima invita il pubblico ad aprirsi ad un ascolto più consapevole per scendere fino in profondità e lì poter avvertire la risposta emotiva che segue la rappresentazione artistica. Tutto questo può far comprendere quanto l’arte sia fluida, versatile, nomade e di quanto noi tutti possiamo esserne ricchi senza neanche accorgercene.

    I Luoghi dell’Anima- si propone come ricerca di questa fluidità diventando vetrina di offerte molto originali a partire dalle prossime quattro date, quattro venerdì, 10-17-24-31 Marzo. Quattro, come le strade che si incontrano per giungervi, nel luogo che ospiterà gli eventi. 

    Un crocevia della cultura, potremo dire, quattro strade che portano al Quadrivio, Galleria espositiva di proprietà di Patrizia Zuccherini. Un ambiente accogliente e luminoso che l’imprenditrice, lei stessa amante dell’arte, scultrice e appassionata di pittura, ha messo a disposizione per le esposizioni pittoriche, ma che ha anche aperto a coloro che vogliono promuovere un personale progetto culturale, presentare un libro, tenere un seminario a tema, etc. La Galleria Il Quadrivio si trova in Viale Sonnino n. 100 a Grosseto.

NOI E LE NOSTRE MASCHERE

Il primo appuntamento, previsto per venerdì 10 marzo, che avrà il titolo NOI E LE NOSTRE MASCHERE- “Il teatro che svela le nostre fragilità”, è un incontro con la psicologa Katriona Munthe, Managing Director presso l’Istituto di Biodramma all’Università La Sapienza di Roma, nonché studiosa di discipline umanistiche.

   

La dottoressa presenterà, insieme a Robin Summa, (nella foto )-collega artigiano mascheraio di Napoli, le maschere della Commedia dell’Arte, che a loro volta introdurranno le diverse tipologie psicologiche. 

Un interessante viaggio che coinvolgerà il pubblico presente ad entrare nel proprio Enneatipo. A questo tipo di teatro, come strumento terapeutico, ma con una nuova profondità di senso, si rifà il Biodramma.

“Il termine Biodramma è un neologismo coniato da Lorenzo Ostuni per denominare il metodo di art therapy da lui stesso ideato. Letteralmente Biodramma significa “drammatizzazione della vita”, “rappresentazione teatrale di un’esistenza”. Nella sua realizzazione pratica il Biodramma è un insieme di gesti, di azioni, di comportamenti, che rendono la pienezza di una vita intera e la descrivono. Come tecnica di arteterapia, il Biodramma favorisce lo sviluppo della creatività, attraverso un aumento della consapevolezza di sè e degli altri”. 

Robin Summa (nella foto in alto) porterà con sé alcune creazioni, frutto del suo laboratorio artigianale, l’Atelier aperto dall’agosto del 2020 a Napoli e al quale ha voluto riservare un’insegna molto suggestiva: LA MASCHERA È LIBERTÀ, accogliendo con amore e passione, per poi tramandare, l’eredità del padre Pierangelo, noto regista teatrale, che dal 1966, iniziando come burattinaio, dava espressione alla sua creatività portandosi avanti nella tradizione in modo semplice, senza dogmi o rituali eccessivi, nella realizzazione di maschere artigianali. 

I VALORI DLLA POESIA

Il secondo appuntamento che avrà il titolo I VALORI DELLA POESIA, venerdì 17 Marzo, prevede un incontro con Bruno Baldassarri, scrittore, poeta, musicista.

In questa occasione il noto professore, parlerà di poesia, e reciterà con l’accompagnamento di alcune delle proprie composizioni musicali che lo hanno visto impegnato nella sua lunga carriera didattica.

Bruno Baldassarri ha insegnato per molti anni alla scuola elementare di Follonica, dove ha condotto sperimentazioni di Educazione al suono ed alla musica.  “Lì ho consumato molti momenti importanti della mia carriera di maestro ed ho vissuto numerosi eventi emozionanti: concerti, rappresentazioni teatrali, seminari, feste e ricorrenze di ogni tipo. Ho sempre scritto poesia fin dagli anni del liceo classico. La poesia per me è uno strumento che l’uomo ha a sua disposizione per comprendere meglio sè stesso e gli altri, il mondo e la vita, le cose. Come dice Mario Luzi, il mio grande e compianto maestro: “La poesia è affinamento interiore”. È compositore melodista, nonché fondatore ed ex direttore delle corali polifoniche Santa Cecilia e Giovanni Pierluigi da Palestrina di Grosseto, del centro concertistico Landino di Grosseto e del Centro di poesia Leopardi di Grosseto"

Cogliamo alcune sue dichiarazioni rilasciate durante una recente intervista

La musica e la parola sono state per me una guida continua. Per me la musica è il linguaggio universale, che tutti possono comprendere, perché ha la capacità di innestarsi direttamente ed immediatamente sull’animo umano; la musica è l’evento naturale che più somiglia allo spirito, con la sua vaghezza ed indeterminatezza. Inoltre raffina l’animo e matura la sensibilità”. E ancora:

"La parola è costituita da tre elementi: significato, suono e ritmo e per apprezzarla nella sua completezza dobbiamo leggere ad alta voce, mettendo in pratica una serie di elementi espressivi come tono, volume, tempo, ritmo, mordente e colore, usando intonazioni, inflessioni della voce, pause".

    Oltre alla passione musicale e a quella della poesia l’esperienza del professore è poi approdata alla prosa, attraverso la scrittura di testi letterari. L’ultimo è un romanzo dal titolo Non chiese più niente, ambientato nel periodo storico sotto il fascismo. I protagonisti Dino e Viviana, semplici paesani, ma sostenuti da grandi ideali avvertono nella loro esistenza la fatica del vivere in un’epoca caratterizzata dalle limitazioni delle libertà.

Ma la passione primaria rimane la poesia. Dice il poeta:

Essa è forma rivelatrice delle essenze, dello stato profondo ed interiore di ogni essere e di ogni evento, spogliati di ogni interferenza esterna".

La poesia si può definire un itinerario affascinante verso la conoscenza di sé e del mondo, delle verità che riguardano l’uomo ed i misteri dell’universo, una strada verso le conoscenze essenziali e fondamentali della vita.

Fare poesia richiede un atteggiamento alla trasparenza, alla ricerca ed alla rivelazione della verità, qualunque essa sia, anche dolorosa.

Rendere comprensibile quello che il poeta percepisce, richiede un lavoro costante sulla forma del pensiero, che costringe a chiarire ed a ordinare scoperte ed intuizioni, apprendimenti e previsioni.

IL SEME CHE DANZA LA VITA

Terzo appuntamento, sempre previsto alle ore 17. Durante l’incontro Valeria Petri presenterà il suo libro- Storia di un seme che danza la vita-

Un piccolo capolavoro dove le parole non stanno ferme a testimonianza della loro essenza, della loro provenienza, della loro origine.

Il racconto è un viaggio immaginario, ma è anche un'esperienza corporea vitale.

Su queste due linee parallele, molto vicine tra loro, l'autrice Valeria Petri dispiega, come in una visione onirica, una trama di semplici immagini capace di accompagnarci, attraverso simbolismi molto efficaci, lungo un percorso di crescita e di trasformazione.

La storia di un seme diventa così l'allegoria della nostra vita, dove gli ostacoli che incontra la radice nel suo espandersi sono le stesse difficoltà della vita che tutti noi cerchiamo di evitare e che solo successivamente comprendiamo essere state necessarie per la nostra "crescita".

Dopo la nostra "danza immobile", dove anche la dimensione del silenzio e della fermezza ha un suo senso, ecco che ci trasformiamo, e dalla radice esplode la vita verso la luce, verso il movimento danzante di un virgulto prima, e della piantina dopo, che si apre al calore del sole,  fino ad arrivare alla presenza dell'albero/uomo.

Tutto intorno ora è danza. 

    Quando il vento si ferma, il ticchettio della pioggia sembra tenere un leggero ritmo, dando il "tempo" al movimento danzante.

Tutto l'universo sente di appartenere a quest'unica danza, quella della meravigliosa avventura della vita.

    Questo testo ha la capacità di esprimere il forte senso dell'amore di Valeria per l'arte ed in particolare della danza alla quale ha dedicato molti anni della propria professione attuando e sperimentando il metodo della coreografa Argentina Maria Fux alla quale si deve per la prima volta l'uso del termine danzaterapia

per la scoperta dei suoi effetti terapeutici.

Dice Maria Fux

"attraverso il movimento si producono cambiamenti che non sono solo fisici ma che coinvolgono attivamente il nostro corpo interiore, molte volte isolato, ignorato, segnato da paure e problemi sia sensoriali che psichici. Attraverso gli stimoli che offro si muovono e cambiano i “no” del corpo, trasformandosi in successivi “sì”, in “ciò che sto facendo mi appartiene”.


 La disciplina che non è solo un metodo diventa così una ricerca continua, sperimentata nei corsi di danza creativa e nei seminari che Valeria Petri tiene presso la sede della sua associazione dal nome "Chicchi d-Arte"

Vedi sito www.chicchidarte.com


I COLORI DELLE PAROLE

    Il quarto appuntamento dal titolo I COLORI DELLE PAROLE venerdì 31 Marzo, chiuderà la rassegna de “I LUOGHI DELL’ANIMA”. In questa occasione, l’ospite, la scrittrice di origini viterbesi Roberta Mezzabarba, porterà in lettura testi poetici e alcuni romanzi da lei scritti, avvalendosi della voce di Enrico Concioli che ne eseguirà una lettura scenica.

Roberta Mezzabarba dal 1993 è funzionario della provincia di Viterbo. Ha collaborato per vari anni con Il Tempo e con il quindicinale di cultura Il Centro Italia.











   I suoi quattro romanzi sono disponibili in audiolibro e stati tradotti e pubblicati nel mondo in lingua inglese, spagnola, francese, tedesca, russa e portoghese: sono in lavorazione la traduzione in lingua tedesca, russa, ucraina e cinese.

Con i suoi scritti, negli ultimi 36 mesi, ha vinto più di 150 riconoscimenti in tutta Italia.

L’ultimo suo lavoro, il romanzo “IULIA FARNESIA- Lettere da un’anima”, edito a marzo del 2022 è un romanzo storico con il quale l’autrice intende riscattare la dignità di una nobildonna usata e sfruttata dalla sua famiglia, (i Farnese) restituendole dopo cinque secoli di maldicenze il valore morale della sua esistenza che a detta delle cronache del tempo la dipingevano una dispotica e licenziosa dama.

Ci sarà anche uno special guest ad allietare la serata con il suono del proprio violino: una star maremmana ma di fama internazionale, Alessandro Golini


Emozion-Arti

Pasqualino Casaburi

pasqualino.casaburi@gmail.com

Mobile 3475364188


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