Solo accogliere coscientemente il nostro stato di esseri bisognosi ed abbandonarsi al flusso che ci accompagnerà verso l'unica strada, quella possibile per noi, quella della sequela.Le tante nostre piccole storie incarnate si adageranno sul fondo di questo letto, per seguirne la corrente che porterà alla Sorgente.
Nessuna presunzione
Noi non conosciamo niente.
Giammai potremmo conoscere quel misterioso impulso che ogni giorno ci stimola alla vita.
Una vita che ci appare ogni volta più vulnerabile, ma che inspiegabilmente ci ri-dona l'energia per la ripresa.
Guarderemo sempre di più al senso degli eventi, al loro significato simbolico, che non alla brutalità del fatto materiale in sé.
All'essenza che traduce gli alfabeti dello spirito che è fonte di tutto, irrorando la materia di una fulgida luce di verità.Tornare dal corpuscolo, all'infinitesimale, e giù dentro fin dove sgorga l'energia propria dell'atto amorevole della creazione.
Rinnegare se stesso è tornare a questo stile di vita abbandonando sicuramente il superfluo, l'inutile, questo stillicidio accattivante della post- modernità.
Ma anche e soprattutto fare un "lavoro" certosino su di sé per non conformarsi a questo mondo.
Allora la nostra croce rifulgerà di una luce capace di farci strada nel buio delle difficoltà quotidiane.
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