sabato 1 gennaio 2022

 GPI -Genuine Progress Indicator- UN PARAMETRO INTELLIGENTE

Crescere, devi crescere, bisogna crescere !!

Il paradigma sembra essere ancora quello. Come una voce incessante sentiamo ripetere fuori e dentro di noi il mantra che tutto genera e sostiene.  

Dal punto di vista fisico ed antropologico potremo essere anche d'accordo, anche se ogni individuo sembra seguire un suo percorso con i tempi connaturati alla sua identità genetica.

Se spostiamo lo sguardo, invece, all'ambito economico tutto cambia. 

Rimanere nell'unico e consumato schema quello del PIL come indice di analisi della crescita economica può essere riduttivo se non fuorviante. Calcolare la crescita basandosi sul criterio del PIL può essere fallace.

Il PIL rappresenta il valore complessivo dei beni e dei servizi prodotti e comprende tutte le attività economiche in cui è previsto l'uso di denaro. In base a questo anche i lavori per abbattere una foresta vergine sono ugualmente conteggiati nel PIL ed interpretati come benefici economici.

Paradossalmente, altre attività che non prevedono l'uso del denaro come l'agricoltura di sussistenza, il volontariato o l'educazione dei figli non sono invece conteggiate.

Conta guidare un'auto per un chilometro, molto più che percorrere la stessa strada a piedi o in bicicletta anche se queste due attività non generano costi ambientali.

In sostanza il PIL valuta positivamente attività che distruggono la vita, mentre tante altre che la promuovono rimangono invisibili.

La "ricchezza" artificiale spesso si "produce" nascondendo i costi della devastazione della ricchezza reale del pianeta, che si tratti di foreste, di acqua, di aria o del terreno.

Ad esempio abbattere una foresta pluviale genera crescita, ma nessuno tiene conto dei costi della ricchezza perduta in termini di esseri viventi, aria, suolo e acqua prima alimentati da quell'ecosistema.

In base a questa analisi potremo dire che il PIL non è altro che una misura del ritmo con cui trasformiamo le risorse in rifiuti.

Il PIL ha introdotto queste distorsioni della realtà snobbando i valori etici che sono alla base della ricchezza reale creando capitale artificiale, astratto, morto sotto forma di denaro, comense prendessimo in "prestito" il benessere futuro di tutti gli esseri viventi per produrre un guadagno immediato per una piccola parte selezionata di umanità. 

Quale può essere una proposta alternativa per misurare correttamente la crescita ?

Da qualche tempo si sta facendo avanti la proposta di sostituire al PIL (Prodotto Interno Lordo) il GPI (Genuine Progress Indicator).

Indice di progresso effettivo.

Il GPI distingue tra attività che producono la vita e attività che la distruggono. La prime sono calcolate come produttive, le seconde come costi. In questo indicatore sono contemplate tutte le attività comprese che non prevedono l'uso di denaro. Ciò consente una valutazione più accurata del progresso economico reale : un progresso basato sullo sviluppo qualitativo più che sulla crescita quantitativa.

Dovremo riformulare concetti tradizionali come profitto, efficienza, produttività mettendoli in discussione ed impegnandoci a preservare la biodiversità e a prenderci cura della salute degli ecosistemi.

1 commento:

  1. Mi sembra un'analisi giusta. Aderirvi richiede lo sforzo gratuito di una lucida perseveranza. La consapevolezza che è una direzione giusta deve fare il salto di qualità e diventare un'azione per lo meno collettiva.

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