Ci si chiede spesso a posteriori, come interi popoli, non solo e non sempre a seguito di pressioni violente, abbiano potuto a un certo punto trovarsi a pensare tutti nello stesso identico modo e a condividere supinamente stili di vita prima nemmeno immaginabili, per ritrovarsi infine rinchiusi in una caverna di prigionia, come nella fiaba del Pifferaio Magico. Eccoci qua.
In questi giorni in Italia si stanno susseguendo in modo ciclico vari cambiamenti, nelle amministrazioni locali, per dare seguito al progetto di rinforzo della struttura. Evidentemente per essere pronti a tener testa e a placare le molteplici voci "fuori dal coro" che si stanno levando da molte piazze e che nonostante gli interventi mirati sembrano pullulare e rinvigorire ancora, grazie ad una rete sempre più organizzata sul territorio.
È notizia di oggi, 9 Novembre 2021, che già dalla prossima settimana i manifestanti non potranno più transitare nei centri storici. Con questi provvedimenti vogliono relegare l’opposizione sociale in piazze periferiche dove nessuno possa vedere e sentire il dissenso o perfino costringere i manifestanti a violare la legge – non il diritto, il diritto di manifestare è legittimo, specie se manifestano contro una deriva anti-democratica – e quindi far passare per violenti ed untori chi cavalca idee indipendenti.
Insomma siamo a un nuovo passaggio della finestra di Overton – sembra, da come si susseguono le notizie, che ce ne sia uno più o meno ogni 15 giorni – verso la costruzione di un regime sempre più asfissiante e governato da poteri sovranazionali.
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