domenica 21 febbraio 2021

TRA LE BESTIE FEROCI E GLI ANGELI

Essere in un deserto vuol dire essere più vicini a Dio. L'apparente aridità di questo posto diventa occasione di maggiore tentazioni, ma misteriosamente opportunità di redenzione. Potrebbe inizialmente sembrare una contraddizione, ma in questo luogo simbolico, del quale abbiamo un po' tutti fatto esperienza, veniamo spinti dallo Spirito in un viaggio. 

Viaggiatori senza bagagli e senza orpelli e false strutture alle quali questo mondo ci ha abituati. Abbandonare tutte le nostre sicurezze per mostrarci quello che siamo, perché una volta lasciata la maschera potremo, nella nostra schiettezza e "nudità", affrontare il principe con le nostre sole forze, nutrite dalla Presenza che si fa ancor più prossima in queste occasioni. Il vento del deserto non accarezza, è arido, brucia il viso e gonfia gli occhi, ma diventa il vento della verità di noi stessi di fronte alla quale non possiamo più "barare". Soli e senza presunzioni. 

Annullati tutti i nostri ruoli o titoli o posizioni economiche. Chi non accetterà questa espoliazione rimarrà sempre in una condizione indifesa, vittima delle proprie paure, per poter giungere ad una riconciliazione profonda con sé stesso. 

Occorrono 40 minuti, 40 giorni o 40 anni per arrivare, affondando i piedi in quella sabbia, dopo una vera lotta con le nostre paure ad una autentica riconciliazione.

E potrà tornare quell'armonia nella quale fiere ed angeli potranno convivere. 

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