venerdì 8 gennaio 2021

SIAMO ALBERI

"Ho scoperto delle macchine in grado di purificare l'aria, di trasformare l'anidride carbonica in ossigeno e di regolare la temperatura del Pianeta, senza bisogno di manutenzione. Macchine in grado di replicarsi autonomamente, senza prodotti di scarto e senza necessità di essere alimentate con energia fossile. Queste macchine si chiamano ALBERI"

 I. 

 Questo potrebbe essere il discorso di un uomo risvegliato. Ci sono elementi della nostra vita, nel caso specifico le piante, che fanno parte di un quotidiano sbiadito a causa dell'abitudine e al fare distratto che noi uomini ancora ci ostiniamo ad adottare, mentre meriterebbero uno sguardo ed un' attenzione differenti ed anche tutto il nostro stupore. Lo stesso ritmo lento proprio della natura vegetale, e più similare al tempo geologico che alle nostre ciclicità biologiche, ci narra la nostra difficoltà, a decifrare quel regno, abituati come siamo ai moti frenetici. 

 II. 

Per poter leggere e comprendere i comportamenti di questo mondo dovremo in tutta umiltà anche noi rallentare i nostri tempi per accostarci con rispetto ed umiltà ad una pianta, o a un fiore che sta sbocciando. Potremo sorprenderci nel conoscere che le radici di una pianta emettono dei suoni per potersi orientare ed evitare ostacoli durante il loro percorso di crescita. Oppure captare frequenze sonore. Capire insomma che i vegetali hanno una capacità cognitiva e che questa si genera proprio sottoterra a livello delle radici.

III. 

Da esperimenti fatti si è potuto dimostrare infatti che la percezione dell'ostacolo da parte delle radici avviene molto prima di raggiungerlo e non in prossimità e radente ad esso. Un' altra proprietà delle radici è quella di percepire i suoni e quindi le frequenze dirigendosi verso quelle più "attraenti". Sappiamo che la frequenza di 200 hertz è un marker che indica un picco per la presenza di acqua che si muove. Nello stesso modo la parte aerea delle piante è in grado di percepire i suoni emessi da tanti insetti e di attivare le proprie difese prima ancora che uno di essi attacchi. Queste considerazioni dovrebbero portarci ad avere più rispetto per le piante e per il mondo vegetale un genere. Cosa che invece non abbiamo ancora compreso continuando nell'opera di deforestazione indiscriminata, con i tagli e con l' inquinamento dei terreni. Le piante come esseri co-evoluti con l' umano su questa terra sembrano essere più convincenti, nell'ottenere collaborazione, con gli animali che con noi uomini. Pensiamo al caso più evidente dell'impollinazione operata dalle api. Un vero scambio di favori.

IV. 

Dovremo avere oltre al pollice verde anche una rinnovata coscienza che comprenda come nella creazione tutto risulti interconnesso e che un atteggiamento mal rivolto ad una pianta può scatenare una serie di reazioni su tutto il resto degli esseri viventi.

Nessun commento:

Posta un commento

LOGOUT- DISCONNETTERSI

Mi capita raramente di leggere un libro tutto di un fiato. Spesso devo mettere un segno per ri-prenderne la lettura, sospesa, magari, perché...