venerdì 1 gennaio 2021

2021 UNA FINESTRA SUL MONDO

"Finestre, cio' di cui abbiamo bisogno, mi disse una volta un vecchio saggio in un paese lontano, la vastita' del reale e' incomprensibile, per capirlo bisogna rinchiuderlo in un rettangolo, la geometria si oppone al caos, per questo gli uomini hanno inventato le finestre che sono geometriche, e ogni geometria presuppone angoli retti. Sara' che la nostra vita e' subordinata anch'essa agli angoli retti ? Sai, quei difficili itinerari, fatti di segmenti, che tutti noi dobbiamo percorrere semplicemente per arrivare alla nostra fine....."

《Ma tutto cio' che viviamo, che pensiamo, che immaginiamo non puo' essere governato dalle geometrie. Le finestre sono solo una pavida forma di geometria degli uomini che temono lo sguardo circolare dove tutto entra senza senso e senza rimedio.....》
Tratto da "Tristano muore" di Antonio Tabucchi.


Ecco io penso invece che lo sviluppo globale planetario dimostrando, soprattutto in questo clima di pandemia come tutte le strutture, tutte le categorie siano così interconnesse tra di loro azzerando anche le distanze territoriali, sta ponendo l'uomo in condizioni di poter fare delle riflessioni e delle valutazioni importanti per il suo futuro.

La finestra dovrà avere un'ampia apertura per consentire questo sguardo più ampio sul mondo. 
Il neonato 2021 ci porta questa apertura, una visuale che includerà scelte importanti sulla sostenibilità del pianeta, mentre sembra che sia sempre la Scienza a decidere.

La preoccupazione è alle stelle per le definizioni riguardo al vaccino contro il Covid 2019 e per le risoluzioni prese e da prendere riguardo alla crisi economica scatenatasi di conseguenza. Tutto ciò
sotto l’egida di un’ Europa sempre più generosa, compatta e misericordiosa
che non vede l’ora di regalarci un po’ di soldi
per poi tenerci nuovamente sotto ricatto.
L' anno che ci ha lasciato, il 2020 è stato l’anno dei terremoti.
Terremoti politici, sociali e sanitari, un anno che ha lasciato dentro di noi immagini tristi di ospedali in sovraffollamento e di teatri e circoli culturali vuoti e senza luci.

Entriamo ora in una anno dove tutte le cose, necessariamente, verranno in superficie.
Responsabilità e Rivoluzione antropologica
saranno i due moti che si ripresenteranno all’attenzione di tutti,
come un progetto non più rimandabile.
Il clima e già quello di un’antinomia sociale,
che porterà all’esaltazione delle contraddizioni e - per questo motivo -
all’insorgenza di una contrapposizione lucida ed evidente.
Un clima ottimo per chi ama la scelta!

Denuncia e annuncio dovranno essere le due facce della stessa medaglia,
guai a rinunciare a una sola delle due.

Siamo chiamati tutti a
contribuire alla costruzione di una Weltanschauung politica e culturale.

Il 2021 è l’anno di passaggio all’era nuova, al tempo delle aspettative,
a quello spazio aereo dove nonostante le frammentazioni tumultuose
degli accadimenti storici - direbbe il saggio Heidegger -
tutte le cose vengono all’Essere.
Dovremo vivere questo tempo da protagonisti affacciati a quella finestra ampia sul mondo per avere una visione veritiera della realtà.




 

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