mercoledì 30 dicembre 2020

GLI ANZIANI E LA SACRA FAMIGLIA

Vorrei dedicare poche righe alle persone cosiddette "anziane". E prendere come esempio la figura di Anna, la profetessa, che l' evangelista Luca descrive nel passo della scrittura di questa settimana dedicata alla Sacra Famiglia. Il Vangelo e' veramente la risposta a chi crede inutili i vecchi. Chi oggigiorno valuta giustamente i vecchi ? Se ne dice un gran bene, in astratto, ma poi concretamente, chi li segue, chi li ascolta, chi li assiste. Anche la commozione, il dono umano che costa meno di tutti, e' piu' facile davanti ai bambini che davanti ai vecchi. Un visitatore comune ha indubbiamente piu' lacrime e compassione in una corsia d' ospedale per bambini che in un ricovero di vecchi. L' immagine del bambino e' legata alla possibilita' di soffrire e all' impossibilita' di difendersi, e tuttavia i bambini hanno davanti la vita !
I vecchi non hanno davanti piu' nulla umanamente parlando. I sogni sono spenti, la realta' e' sgradevole, l' attenzione degli altri superficiale, la pazienza scarsa. Quanti dichiarazioni di esclusione per non dire di disprezzo abbiamo sentito nell'attuale situazione pandemica. Un tempo che sta ancora creando fratture e separazioni.
Solo tornando un po bambini credo che anche i vecchi potranno commuovere il cuore umano. A questo pensava Gesu'. 
Nella fede e' possibile accettare il mistero della vecchiaia in se' ed accostarlo negli altri con la tenerezza e la pazienza necessarie. Anna, appunto, e' una figura simbolica che puo' bene rappresentare una "categoria" che sa esprimere dei valori profondi pur vivendoli nel silenzio quotidiano, custoditi nell animo. Pur non proferendo parola aveva capito che quel Bambino rappresentava la Salvezza del mondo e custodiva questa Verita' nel suo intimo.
 Quando ci avviciniamo ad una persona anziana pensiamo bene al valore di questa persona e alla sua "dignita".
Il Vangelo restituisce valore alla figura degli anziani ( cosiddetti vecchi) tanto bistrattati dalla società. Anna e Simeone si "accostano" in punta di piedi alla *Sacra Famiglia* come figure essenziali del tessuto sociale rivalutandone il ruolo. San Luca ci narra attraverso le parole di Simeone, la dura realtà del futuro della Madre di Gesù, ma niente ci rivela di quanto Anna, la ottuagenaria profetessa, dice al Bambino Gesù una volta preso in braccio. 

Mi sarebbe servita molto anche una sua unica "parola". L' avrei usata contro tutti i parassiti della terra, che danno del parassita a chi è vecchio per il solo fatto che è vecchio, senza rendersi conto che tanta energia di protesta è stata disinteressatamente cullata proprio sulle ginocchia dei vecchi. Ma forse è meglio così. 

Il segreto di Anna è un segreto sacro. Il nostro mondo non merita di conoscerlo. Rimane un segreto tra lei e Gesù Bambino

Dobbiamo avere rispetto per questa fase della vita, la vecchiaia per le persone anziane che rappresentano la nostra memoria, la saggezza tramandata. Nelle sacre parole i due anziani evidenziano una loro particolare "sensibilita" una intuizione interiore propria delle persone ispirate dedite al bene. 

Simeone aveva così tanto atteso ma poi subito riconosciuto il figlio di Dio ed intuito la sua essenza divina. E così Anna, rimasta vedova dopo pochi anni dal matrimonio, che aveva capito come solo l' amore di Dio fosse indissolubile tanto da rendere sacra (sacrificare) la sua dedizione. 

In questo periodo in cui la Chiesa celebra la Santa Famiglia e ce la indica a modello, teniamo ben presente il ruolo che in essa svolgono anche i nostri anziani. Onoriamo i nostri anziani, amiamo i nostri vecchi, colonne portanti della nostra società. Solo nella fede è possibile accettare il mistero della vecchiaia in sé, ed accostarlo negli altri con la tenerezza e la pazienza necessarie. 

BUONA SACRA FAMIGLIA 

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