I.
Questi sono gli stereotipi che incontriamo ancora oggi. Solo una mente aperta, un carattere emancipato, libero e non condizionato da una cultura e da un'informazione omologante, si accorge di queste "moine". Sa riconoscere le personalità contorte che non hanno una visione pro-creatrice, ma ristagnano nella melma dei loro intrighi, respirano i miasmi di una "terra" che non dà più frutto. Questo è l' Occidente dove esalano ansimanti gli ultimi respiri di un' umanità in decadenza.
II.
L'uomo vecchio però fa fatica a morire, pur essendo già cadavere, perché si attacca ancora tenacemente ad una modalità esistenziale ego-centrata. Il bagliore che vede ad Oriente, quei lampi di consapevolezza, quella luce improvvisa che si presenta a tratti dá molto fastidio e allora qualifica come "pazzi" coloro che nella creatività poetica del vivere sono fieri delle proprie idee innovative, fari nella nebbia, capaci di scardinare il concetto del 《si è sempre fatto così!!!.》..... E arduo diventa il "mestiere" di testimone. Un compito difficile da portare avanti, come lo è stato del resto quello di tutte le figure profetiche della Storia. Dovremo alimentare ogni giorno questo stato di coscienza per contribuire a renderlo universale. Essere tenaci, pieni di speranza e sentire dentro questo spirito "rivoluzionario" per consentire e agevolare la nascita dell' uomo nuovo.
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