sabato 14 novembre 2020

IL DESTINO NEL NOME

Michelle Charpentier e Jennifer Doudna. Due donne, due ricercatrici impegnate, due scienziate diventate famose per aver conseguito nel 2020 il premio Nobel della Chimica per aver messo a punto e resa praticabile ed economica una  tecnica di "editing genomico" identificata con la sigla CRISPR Cas9.

Per spiegarla in termini semplici comprensibili ai non addetti, l' editing genomico si realizza con un taglio e successivo montaggio di una sequenza del DNA. È una procedura che fa parte della branca dell'ingegneria genetica di cui fa parte anche la "terapia genica".
Ma mentre nella terapia genica si trasferisce un gene funzionante all'interno di un organismo al fine di curare una patologia derivante dal difetto del gene, nell'editing genomico avviene come un taglio nel "sito" preciso della sequenza (esone) e successiva "ricucitura" con una proteina, detta appunto in questo caso Cas, per ripristinare il corretto funzionamento della proteina trascritta dal gene.
Onore alle donne !!
Pensate che è il primo anno nel quale il premio Nobel non è andato agli uomini.
Qualcosa ha portato di buono quest'anno infausto. È vero la ricerca non si è fermata mai, e per giunta ci ha lasciato il dubbio sull'origine del malcapitato virus. Una delle ipotesi, oltre a quella del "salto di specie", lo vuole creato esattamente lì, nei laboratori o scappato per errore, volendo di proposito tralasciare le conclusioni più nefande, quelle dei complottisti.
Sarà che mi è sempre piaciuto scherzare con i nomi tanto da vederci impresso il destino delle persone che lo portano.
Così nella mia città esiste un sarto che si chiama Cencioni, un medico che si chiama Del Dottore.
Ora mi accorgo che anche tra gli scienziati funziona questa curiosa regola. Guardando uno dei nomi delle due premiate mi balza agli occhi Jennifer Doudna.

Ecco !! Mi sorge spontanea una domanda.
Cosa accade empaticamente perché la propria attività lavorativa, diventata in seguito impegno e missione tanto da ottenere un così ambito riconoscimento, si trascriva (oops !) e dona senso compiuto al proprio cognome.
Devo ammettere che il destino è veramente scritto nel DNA.

7 commenti:

  1. La Vocazione delle Donne alla Cura riconosciuta e premiata.....la Storia meravigliosa della Vita custodita ed amata dalle Donne

    RispondiElimina
  2. La nuova civiltà che ci attende deve imparare a far fiorire compiutamente i doni che le donne portano con sé. Non è facile: ci innamoriamo dell'idea, certo, poi però ci scontriamo con il nostro limite e il nostro ego ancora "ingessato" che ha le sue idee sulle donne, e dobbiamo ammettere che spesso sono ben poco ampie (ma vale tanto per gli uomini quanto, a volte, per la stessa idea che le donne hanno di sé). Dunque ci vuole l'impegno di una "conversione" continua, in cui le differenze diventano tesori e non ostacoli. E dove ognuno ha un dono: "tu sei un bene per me" era il titolo del Meeting di Rimini qualche anno fa. Ecco che entrare nella dinamica del dono è la sfida. Non avviene naturale, ma possiamo lavorarci. Grazie.

    RispondiElimina

  3. Complimenti Pasqualino, articolo molto interessante che offre vari spunti di riflessione. Il ruolo sociale della donna ha subito e subirà ancora trasformazioni a partire dall'epoca del "madriarcato", quando era considerata una vera e propria divinità. Quanto tempo è passato da allora e quanti cambiamenti in questo inevitabile processo dinamico di trasformazione che tutto coinvolge, anche la scienza, anche il nostro DNA, anche il ghiaccio di Ginnungagap dal quale nacque un gigante
    di bell'aspetto, grande e possente: il suo nome era Búri.

    RispondiElimina

L'ALBA DEL NUOVO MONDO

L’alba del nuovo mondo”, il titolo del libro che ha presentato l’autore Gabriele Sannino è molto coraggioso. Nella sala Conferenze di Vill...