sabato 17 settembre 2022

LA STRATEGIA PERSUASIVA

Prefazione

Sappiamo oramai per esperienza, perché lo abbiamo potuto riscontrare tutti, che per ottenere un risultato valido in termini di successo- in un programma che può riguardare una categoria commerciale per il lancio di un prodotto- come, in generale, in un grande progetto che coinvolga, milioni di persone per orientarli verso una scelta, occorre mettere in piedi una strategia di persuasione ben precisa.

Soprattutto se questo progetto riguarda la salute di molti, di tutti quelli ai quali è indirizzato.

È necessario quindi far presente, intanto, a ciascuno di loro, che accettare di farne parte è una condizione indispensabile di salvaguardia della salute propria e di chi gli sta vicino.

E fin qui è stato fatto, almeno nella buona fede. 

Ci è stato chiesto di fidarci.

E lo abbiamo fatto, come lo si può fare quando ci si trova a forzare i tempi utili e necessari per sperimentare- termine caro alla Scienza- ma farlo in fretta, perché presi in contropiede da un'emergenza che ha richiesto subito una mossa decisiva.

Tutto questo è stato fatto, però negando un'alternativa a coloro che pensandola diversamente nutrivano dei forti dubbi sul progetto.

Mettiamoci anche nei panni di chi doveva prendere presto questa decisione, ma senza scusare nessuna delle altre parti, degli "altri" schieramenti politici che fossero stati al governo al posto di chi ha dovuto con responsabilità decidere, mettendo in piedi un coacervo di atti legislativi estemporanei, quanto di dubbio valore costituzionale che sarà ricordato nella storia della nostra Repubblica.

È necessario tenere presente che laddove ci fossero state delle "resistenze" e dei dubbi nulla si sarebbe dovuto fare per forzare troppo la scelta attraverso manovre coercitorie volte a convincere e a rivedere il negato assenso.

E tutto questo a tutela di diritti fondamentali di salvaguardia della propria salute.

Questo invece è stato fatto!Arriviamo cosi all'istituzione del certificato verde.Provvedimento creato surrettiziamente per ottenere il risultati altrimenti non raggiungibili a motivo dei più recalcitranti.

Questo è stato fatto dando a questo strumento una veste di lascia passare, un abito formale di garanzia di facile movimento, di libero accesso nelle sedi dei servizi di ristorazione e degli intrattenimenti (spettacoli teatrali, cinema, bar).

In una parola: ricatto.

Postfazione

Dopo due anni e poco più......

a) Ad evidenze riscontrate si è potuto verificare intanto che sottoporsi al progetto non è stata condizione di mantenimento della salute.

Si è potuto notare che chi vi ha partecipato si  ammalava ugualmente e con la stessa variegatezza o gradualità di sintomi di coloro che non vi hanno aderito. Questa evidenza ha smontato la tesi dell' incontrovertibilità dell'efficacia, diventata cavallo di battaglia dei comitati scientifici e dei suoi 'portavoce'.


b) Sempre più casi di effetti collaterali stanno emergendo dalle segnalazioni eseguite in forma privata.

La vigilanza passiva, che è quella messa in atto privatamente dal singolo, ottiene però un evidente dato riduttivo, basandosi solo sul sollecito e deliberato atto di segnalazione comunicato all'ente incaricato di aggiornare il report.

In altri stati come in Usa esiste una vigilanza attiva dove sono direttamente i medici che si incaricano degli accertamenti, rilevando anche quei casi non segnalati per indolenza o per ignoranza.

Permane un dato statistico, in generale, che vede colpito 1  persona su 100, che se letto cosí, in questi termini, sembra irrilevante, ma che se lo rapportiamo al numero totale (51 milioni) sono 510.000 persone colpite da effetti indesiderati più o meno gravi, per non contare poi i decessi.

c) Domanda: se è vero che c'è stata in questa "storia" una strategia persuasiva, perché, fin dall'inizio, prevedendo un "epilogo" del genere- e non diciamo che non lo sapevano, perché, prevedendo tutto ciò, hanno fatto firmare un documento dove si sono sollevati dalla responsabilità perché, ripeto, non hanno dichiarato subito che si sarebbero fatti carico dell'assistenza di tutti quelli che si fossero ammalati per "effetti avversi"

Perché non lo hanno fatto. 

Avrebbe forse dato una maggiore sicurezza di vicinanza in molti di quei casi che nell'attualità continuano a denunciare, da una parte, l'assenza del medico di base e dall'altra la mancata partecipazione alla spesa delle cure da parte della sanità pubblica, lasciando tutte a carico del paziente le spese necessarie per intervenire sulle complicazioni emergenti che variano da problemi neurologici, di immunodeficenza, pericarditi, parestesie agli arti, dolori e fitte intercostali, etc.

Questa strategia, sono sempre piu convinto, è stata poco persuasiva.

Bastava poco per esserlo, per dimostrarsi, un poco di più dalla parte del cittadino, dell'uomo, della sua dignità', del suo bisogno di sentirsi accudito e protetto. 

Del suo bisogno di una parola di sostegno del tipo: "non ti preoccupare", noi ci siamo a salvaguardati, invece che di arcobaleni e falsi slogan scritti sui lenzuoli.

Conclusione

La conclusione la lascio a ciascuno di voi. Eh sì, miei cari.

Alla vostra capacità di pensare autonomamente. 

Al vostro ritrovato vigore di combattere in un mondo che è in decadenza, ma che fa intravedere 

bagliori di luce nascente.

Alla ritrovata consapevolezza e alla vostra capacità di infondere coraggio a chi è più lento su questa strada.

Alla pazienza e alla Speranza sempre presente nel cuore di chi accompagna la propria esistenza all'Eterno sostegno della mano del Cielo.

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