(Tratto da "Imparare ad amare" di Marco Guzzi)
mercoledì 4 novembre 2020
L' IO UMANO SI SCOPRE PROCREATORE
L' uomo pro-crea il mondo in base alle diverse relazioni, più o meno corrette, che istituisce con il proprio Principio divino.
Da Cristo in poi abbiamo cominciato a comprendere non solo che esiste una scintilla divina nell'essere profondo di ogni uomo, cosa che ogni tradizione spirituale e religiosa precristiana ha sempre saputo, compresa quella classica romana, (Cfr Cicerone ne Il Sogno di Scipione e Seneca in Lettere a Lucilio), ma anche che l'uomo svolge un ruolo cruciale entro il progetto creativo di Dio. Collabora cioè allo stesso piano, tanto che la creazione attende che la trasformazione/redenzione dell'uomo operi anche la redenzione del cosmo dalla corruzione :
《La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; (....) e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio 》(Rm 8, 19-21).
L' uomo non è affatto una creatura come le altre.
L' uomo è il 'luogo spirituale' in cui tutto il mondo può distorcere nella corruzione (Adamo-caduta) o rigeneraesi e salvarsi (Cristo-redenzione).
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