Quello che ho notato è che se mettiamo un numero dietro l'altro il risultato è sempre un numero. Se invece lo facciamo con più lettere quello che otteniamo è una parola, e poi una frase e via via un discorso. Nella parola siamo già in un'altra dimensione. Le lettere della parola, a volte, disposte con diverso ordine danno origine ad un'altra parola di senso compiuto detto
"anagramma". Il linguaggio delle lettere ha la sua sublime espressione quando la frase compiuta si compiace e restituisce un senso al contenuto. Nasce cosi la comunicazione. Il foglio di lavoro diventa un fiume. Da una parte della sponda c'è chi scrive e dall'altra colui che legge. Alternativamente ci troviamo o di qua o di là. Lo scritto diventa a sua volta registro, archivio...memoria
La lettura diventa immagine...emozione.....ricordo..memoria.
Ed ecco dove il fiume vivo ed impetuoso va a sfociare....nel mare calmo della memoria.
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