Una vicenda dolorosa come tante, stavolta a lieto fine, intrisa di significati profondi (appunto 😎).
Intanto fa pensare il nome della protagonista- questa giovane speleologa Ottavia Piana- in contrasto con la locuzione latina nome omen.
Ben altri orizzonti, e non pianeggianti, l'impavida ricercatrice andava ad esplorare.
Avrà frainteso il suo destino?
Ma, si sa che il destino è nelle nostre mani. Anzi nei nostri piedi, in questo caso.
(Era la seconda volta).
Scendere nei propri abissi, poi in questo caso non è prerogativa di chi vuole intraprendere un percorso evolutivo interiore.
Qui si tratta di "scavare" in ben altra essenza. Una terraferma che tanto ferma non si è dimostrata a giudicare dagli esiti.
Così i tele-giornali hanno cominciato a parlare di una grotta in tempo natalizio e prospettare un'attesa in tempo di Avvento dando ad Ottavia una previsione di tre giorni per la sua ri-nascita.
E così è stato !!
Davvero una profezia ad opera dell'oracolo TG.
Tutto è bene ciò che finisce bene
E l'ultimo chiuda la grotta !!
VISIBILE E INVISIBILE
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